Edizione 2022 Un Rabadan ridotto e fuori dal centro Città

Swisstxt

10.11.2021 - 17:11

Un momento del corteo 2020
Un momento del corteo 2020
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Il Rabadan di Bellinzona non si svolgerà nella sua formula tradizionale nel 2022. Il sindaco Mario Branda ha comunicato oggi, mercoledì, in conferenza stampa che non vi sarà la chiusura della città, e nemmeno il corteo della domenica.

Una decisione, è stato sottolineato, «sofferta, oggetto di diverse discussioni, e presa per motivi di sicurezza». Questo non significa che il carnevale salterà completamente, le feste si terranno all'Espocentro di Bellinzona, rispettando le norme anti-Covid dal 24 febbraio al primo marzo.

Branda ha ricordato che la situazione legata al Covid «non è ancora stabile, le persone continuano a contagiarsi e… si parla insistentemente di una quarta ondata». Ha ricordato che le vaccinazioni stanno portando i loro effetti, ma «c’è ancora una fetta di popolazione non immunizzata».

Ha poi sottolineato come il Rabadan negli anni sia diventata una grande manifestazione, non comparabile con un concerto o con altri eventi. È emersa anche la difficoltà di far convivere i sudditi di Re Rabadan con le persone che vivono nel centro di Bellinzona: difficile garantire la sicurezza e i controlli in un contesto del genere.

Date tutte queste premesse, Bellinzona ha così optato per la cautela, nonostante altre manifestazioni simili si svolgeranno nel cantone, come quello di Tesserete, Chiasso e Biasca.

I carnevali nei quartieri di Bellinzona, ha inoltre aggiunto il sindaco, si potranno tenere, ma nel rispetto delle normative Covid-19 e quindi in strutture dove sarà possibile controllare gli accessi.

La polemica

La decisione di oggi si inserisce dopo un anno di pausa forzata del carnevale, causa pandemia, e dopo le discussioni scaturite dalla proposta fatta a inizio novembre dal presidente della società, Giovanni Capoferri, che aveva lanciato l’ipotesi di far svolgere la manifestazione altrove, in caso di bocciatura da parte di Bellinzona.

Un’uscita che non è piaciuta ai «sudditi» di Re Rabadan, che sono insorti. Lugano, che poteva essere il primo approdo, ha da parte sua respinto questa opzione.