Pandemia Riaperte le scuole tra dubbi e qualche polemica

SwissTXT / pab

11.5.2020

Immagine d'illustrazione
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Robert Michael/dpa

In Ticino classi suddivise e distanziamento sociale: ricominciano le lezioni in presenza, ma rimangono in parallelo quelle a distanza. Ritorno sui banchi fra controversie invece nei Grigioni: classi intere in presenza e distanza sociale solo per i docenti.

In Ticino, come nel resto della Svizzera, riaprono lunedì le scuole dell'infanzia, le elementari e le medie, chiuse lo scorso 16 aprile. Non è, però, un ritorno alla normalità: a recarsi in sede sono solo piccoli gruppi a turno. Si alterneranno le lezioni in presenza a quelle a distanza.

Per mantenere le distanze sociali per allievi e docenti gli istituti si sono organizzati in maniera differente ma, in tutti, le classi sono suddivise in gruppi che si recheranno a lezione in giorni diversi.

La frequenza è obbligatoria per le elementari e per le medie, ma non per le scuole dell'infanzia.

Grigioni: riapertura con polemiche

Polemiche, invece, nei Grigioni, dove gli allievi tornano tutti insieme in sede, senza più lezioni a distanza. Questo a causa dell’impossibilità di fare lezione a distanza e, di conseguenza, di suddividere in due parti le classi, come invece avviene in Ticino.

Le norme di distanziamento sociale valgono però solo per i docenti, che non potranno avvicinarsi agli allievi né tra di loro, e per i genitori, ai quali è esplicitamente vietato entrare nelle scuole o raccogliersi nelle aree circostanti. Per gli allievi, invece, si è deciso di rinunciare alla misura, pur imponendo loro il divieto di condividere bevande o cibo.

Moesano: alcuni genitori scrivono alle scuole

Queste decisioni trovano l’appoggio di Romano Losa, direttore delle scuole secondarie di avviamento pratico del Moesano, per il quale «è praticamente impossibile che degli adolescenti o dei bambini della scuola elementare o dell’infanzia riescano a mantenere queste distanze».

Di diversa opinione molti genitori, soprattutto del Moesano, i quali si sono rivolti per iscritto agli istituti scolastici e che sono sostenuti da Nicoletta Noi-Togni, granconsigliera e sindaca di San Vittore.

Ticino e Grigioni giorno per giorno

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