Grigioni Roveredo, Guido Schenini se ne va

Swisstxt

26.7.2021 - 15:40

Nuovo, ennesimo, colpo di scena nella politica del Comune di Roveredo. Soli cinque mesi dopo l'ultima partenza, oggi l'Esecutivo mesolcinese perde un'altro municipale.

Guido Schenini in un'immagine del novembre 2020, in occasione della presentazione del progetto della nuova pista ciclabile.
Guido Schenini in un'immagine del novembre 2020, in occasione della presentazione del progetto della nuova pista ciclabile.
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«Da diversi mesi la mia carica di municipale mi fa vivere una situazione di disagio, di conflitto e di perdita di motivazioni che purtroppo hanno raggiunto l'apice del mio limite di sopportazione».

Con queste parole inizia la lettera aperta con la quale Guido Schenini lascia il suo posto nell'Esecutivo di Roveredo con effetto immediato, dopo tre legislature.

L'esponente di Rorè Viva elenca i successi ottenuti, ma lamenta poi «ostacoli e perdite di tempo» relativi a progetti in corso, ricucitura in testa. Attacca infine il Cantone, a cui chiede «con quale validità giuridica» lo ha destituito dalla carica di sindaco, inviando due volte un commissario.

Una crisi istituzionale irrisolta

In effetti all'inizio del 2021 il Governo di Coira ha nominato l'ex consigliere di Stato Claudio Lardi per prendere in mano i destini del comune mesolcinese visto il perdurare della crisi istituzionale siccome, come si leggeva nella nota cantonale all'epoca «una collaborazione in seno al municipio nella sua composizione attuale non è possibile o quantomeno è estremamente difficoltosa».

Alla fine di febbraio, un mese dopo l'entrata in carica di Lardi, nominato fino alla fine della legislatura nel 2022, ricordiamo, Andrea Pellandini, sempre del Gruppo Rorè Viva, si era dimesso e aveva anche deciso di abbandonare il paese.

Prima di Lardi Giacometti

Nell'estate del 2020 per risolvere la situazione conflittuale in seno all'Esecutivo, il Consiglio di Stato grigionese aveva nominato Anna Giacometti come commissaria.

L'allora sindaca di Bregaglia, oggi consigliera nazionale PLR, ha accompagnato le istituzioni bassomesolcinesi fino alla fine di settembre. A inizio novembre l'Esecutivo cantonale aveva deciso di non prolungare la misura di vigilanza, anche perché nel suo rapporto finale Giacometti ha fatto stato di un clima politico un poco meno teso, anche se fragile e instabile.

Come detto, un mese dopo Coira è tornata sui suoi passi designando Lardi.