Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis è partito da Berna per dirigersi verso Lugano. Qui è sul treno con altri politici federali.
Cassis incontra la folla durante la tappa ad Airolo.
Cassis depone una corona di fiori davanti al monumento «Le vittime del lavoro», opera di Vincenzo Vela presso la stazione ferroviaria di Airolo.
Cassis si ferma a Biasca.
Cassis si ferma poi a Bellinzona, prima di dirigersi a Lugano.
Il presidente della Confederazione incontra il sindaco di Lugano Michele Foletti.
Cassis e Foletti nella cattedrale di Lugano.
Il discorso di Michele Foletti.
Cassis ascolta le parole di Foletti: a breve anche il presidente farà il suo discorso.
Prende la parola anche Claudio Zali, presidente del Consiglio di Stato ticinese.
Un corteo sfila per le strade di Lugano.
Cassis cammina in testa al corteo.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis è partito da Berna per dirigersi verso Lugano. Qui è sul treno con altri politici federali.
Cassis incontra la folla durante la tappa ad Airolo.
Cassis depone una corona di fiori davanti al monumento «Le vittime del lavoro», opera di Vincenzo Vela presso la stazione ferroviaria di Airolo.
Cassis si ferma a Biasca.
Cassis si ferma poi a Bellinzona, prima di dirigersi a Lugano.
Il presidente della Confederazione incontra il sindaco di Lugano Michele Foletti.
Cassis e Foletti nella cattedrale di Lugano.
Il discorso di Michele Foletti.
Cassis ascolta le parole di Foletti: a breve anche il presidente farà il suo discorso.
Prende la parola anche Claudio Zali, presidente del Consiglio di Stato ticinese.
Un corteo sfila per le strade di Lugano.
Cassis cammina in testa al corteo.
A bordo del treno che sta portando in Ticino, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, che sarà festeggiato nel pomeriggio a Lugano.
Non era tempo di festeggiare un anno fa, quando nel paese imperversava la pandemia. E, a dire il vero, l’attualità offre parecchi motivi di preoccupazione anche oggi, ma non tali da rinviare nuovamente la giornata odierna di celebrazioni che il Ticino dedica al suo presidente della Confederazione, Ignazio Cassis.
Il treno, con a bordo il festeggiato, è partito in perfetto orario, alle 11.09, dalla Stazione di Berna, destinazione Lugano. «Difficilmente era immaginabile avere un anno più difficile. Con due crisi che si accavallano, una pandemia e una guerra di cui stiamo avvertendo le conseguenze, almeno indirette», dice Cassis al microfono della RSI.
Un anno difficile, continua il politico ticinese, «con grande nervosismo nella popolazione, nel Parlamento e nel Consiglio federale, ma anche un anno in cui si sente la necessità di avere un presidente che dia un segnale positivo alla coesione del nostro Paese. Sono soddisfatto di quanto fatto in queste situazioni estremamente difficili. Il nervosismo lo si sente nelle critiche, ma se guardiamo con occhi obiettivi direi che la Svizzera è gestita molto bene».
Su un binario viaggia anche il treno che sta portando in Ticino la delegazione ufficiale della Confederazione e degli altri Cantoni svizzeri. Il convoglio farà brevi tappe ad Airolo (alle 13.26), Biasca (14.30) e Bellinzona (14.30), prima di giungere a Lugano, dove in Piazza della Riforma, dalle 15.15, è prevista la parte pubblica dei festeggiamenti.
Le preoccupazioni, in questa giornata particolare, cedono il passo ai sorrisi e alle strette di mano.