Abusi sessualiSi apre con un colpo di scena il processo al «maestro di yoga»
SwissTXT / red
26.7.2023
A Lugano sono iniziati i dibattimenti per l'istruttore di yoga del Luganese, accusato di abusi sessuali. Lo riporta la RSI, che comunica che è stata annullata la perizia psichiatrica nei confronti dell'imputato, una prima storica in Ticino.
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26.07.2023, 19:30
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A Lugano si è avviato con un colpo di scena il processo al presunto «maestro di yoga» accusato di aver toccato anche nelle parti intime sei bambine, la più più piccola delle quali aveva sei anni.
I media hanno sempre parlato di un istruttore di yoga, come ricorda la RSI, ma in realtà l'imputato afferma di essere una specie di guaritore e che avrebbe ereditato questo potere dalla nonna.
L'uomo di quasi 70 anni organizzava dei corsi di musicoterapia, yoga, pianoforte, attività con le campane tibetane e coi gong. Alle volte partecipavano anche delle bambine, che secondo l'accusato avevano dei problemi come l'iperattività o dolori cronici alla testa. Allora suggeriva alle famiglie di trattare i disturbi con un massaggio per guarirle da questi problemi.
Si trattava di un massaggio «armonico», in cui le bambine, stando all'accusa, venivano fatte spogliare, toccate nelle parti intime, e anche filmate. Ovviamente i genitori erano all'oscuro di tutto.
Sarebbe stato frainteso
Tuttavia il processo è indiziario. Secondo la difesa, come si legge sul sito della RSI, l'imputato ha ritrattato diverse dichiarazioni che aveva fatto durante l’inchiesta. Oggi sostiene di essere stato frainteso e di non aver mai toccato le bambine e che voleva solo curare i loro mali.
Inoltre afferma di non aver mai avuto alcun problema in passato, ma su questa dichiarazione il giudice Amos Pagnamenta l'ha rapidamente corretto, ricordandogli che in precedenza contro di lui erano già state presentate delle denunce.
Infatti nei suoi confronti sono già stati aperti almeno tre incarti che si sono conclusi con dei non luogo a procedere o con dei decreti d'abbandono.
Nell'agosto del 2022 invece è stata la procuratrice pubblica Valentina Tuoni a far arrestare l'uomo dopo aver analizzato le nuove accuse giunte in Procura.
Il colpo di scena
Come anticipato dall'emittente di Comano, c'è stato anche un colpo di scena. Il giudice Pagnamenta ha annullato la perizia psichiatrica dell'uomo, giudicandola di parte: il perito si sarebbe spinto troppo oltre nelle sue osservazioni, oltrepassando il suo ruolo.
Secondo la Corte la perizia conterrebbe pure un'incongruenza: l'imputato è infatti definito letteralmente un pedofilo, ma come cura viene suggerita una semplice terapia ambulatoriale. Due cose che si contraddirebbero tra di loro, stando al giudice.
Ciononostante, continua la radiotelevisione, il 70enne sarà ugualmente processato in base alle prove. Se sarà giudicato innocente la perizia sarà annullata. Al contrario, se sarà giudicato colpevole, ne sarà ordinata una nuova, e a quel punto commisurata la pena.
Secondo la RSI, probabilmente è la prima volta che qualcosa di simile accade in Ticino. Il processo, a porte chiuse, riprenderà domani, giovedì.