L'autore dell'incidente mortale di Sigirino deve rimanere ancora dietro le sbarre.
Così ritiene il procuratore capo Nicola Respini, che mercoledì ha chiesto una proroga di due mesi della sua carcerazione preventiva. Secondo il magistrato sussisterebbe infatti ancora il pericolo di recidiva. Sulla questione si esprimerà ora il giudice dei provvedimenti coercitivi. Il 36enne italiano è accusato di omicidio intenzionale. Era il 10 novembre quando, sulla A2, con la sua auto speronò uno scooterista del Luganese, provocandone il decesso. Per chiarire la dinamica dell'incidente Respini ha commissionato una perizia.
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