Rapporto annuale 2023 L’EOC fa «deragliare» il treno per Zurigo: boom di pazienti in Ticino

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24.5.2024 - 12:04

Il presidente del CdA Paolo Sanvido
Il presidente del CdA Paolo Sanvido
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Il rapporto annuale 2023 evidenzia l’aumento d’attività sia in degenza che nell’ambulatoriale. Sanvido e Martinetti: «I ticinesi non vanno più a curarsi altrove».

24.5.2024 - 12:04

I ticinesi si fanno curare in Ticino. Il sensibile aumento delle prestazioni ambulatoriali (637’000, +5,9% rispetto al 2022), ma anche dei pazienti in degenza (oltre 44’000 nel 2023), viene messo in grande evidenza dall’Ente ospedaliero cantonale che venerdì ha presentato il proprio rapporto annuale.

«La fermata ticinese del famoso ‹treno per Zurigo› è stata soppressa per mancanza di passeggeri. Fine», ha sottolineato, durante la conferenza stampa, il presidente dell’EOC Paolo Sanvido. «Lo si sospettava da un po’, ma ora lo certifica l’Ufficio federale di statistica. La percentuale di residenti in Ticino curati in ospedali fuori cantone è tra le più basse in assoluto. Appena il 5,6%, il valore più basso dopo Ginevra (4,6%) e Berna (5,4%)».

A Zurigo, ha aggiunto a mo’ di esempio Sanvido, la quota di residenti che si curano altrove è del 10,5%.

Risultati di cui «siamo estremamente orgogliosi», ha detto il direttore generale Glauco Martinetti, il quale ha evidenziato come «l’EOC si fa carico quasi totalmente della medicina d’urgenza». Con i suoi presidi è un «riferimento irrinunciabile in Ticino, complementare alla rete di medici di famiglia e servizi sul territorio. Il numero di ingressi ai nostri Pronto Soccorso nel 2023 ha superato le 133’000 unità».

Nel 2023 incrementato  anche il fatturato

Nel 2023 è stato incrementato, in modo significativo, anche il fatturato (930 milioni di franchi, tra i più rilevanti in Ticino). I milioni ridistribuiti nell’economia ticinese sono stati 662, detto altrimenti «per ciascun franco di valore economico generato, 71 centesimi sono stati nuovamente iniettati nell’economia del cantone».

Sul fronte finanziario, EOC chiude l’anno con un attivo di poco superiore ai 3 milioni di franchi, ottenuto tuttavia solo grazie all’impiego di parte del fondo di accantonamento, a fronte di un risultato di esercizio (EBIT) in perdita per 18,8 milioni. «Un risultato che ci deve fare riflettere, anche se non va drammatizzato. La crescita dei costi per effetto inflazionistico – osserva Martinetti – ha messo a dura prova il nostro bilancio come quello di tutti, famiglie e imprese».

Non è mancata una nota di merito a tutto il personale EOC. «I nostri collaboratori e le nostre collaboratrici – sottolinea il direttore generale – hanno dato il massimo del loro impegno e delle loro capacità, e d’altro canto va detto che EOC ha riconosciuto nel concreto il valore di questo impegno, non solamente in termini di adeguamenti salariali al carovita e scatti di anzianità, ma anche investendo nella formazione».

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