Notizie regionali Stabio, colpita alla testa e strangolata

SwissTXT

15.5.2018 - 16:27

Foto simbolica
Foto simbolica
dpa

E' stata colpita alla testa con una bottiglia di vetro e poi strangolata con una sciarpa.

Sono alcuni dei dettagli, in parte inediti, contenuti nell'atto d'accusa nei confronti di Michele Egli, l'ex collaboratore informatico della SUPSI a processo da oggi, martedì, con l'accusa di assassinio per rispondere della morte della cognata Nadia Arcudi, 35enne maestra delle elementari uccisa in casa sua a Stabio il 14 ottobre del 2016. Egli, 43 anni, è accusato anche di malversazioni per circa 260'000 franchi commesse ai danni del suo ex datore di lavoro e di una truffa. La sentenza dovrebbe essere pronunciata venerdì pomeriggio, martedì mattina al più tardi.

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