Il lupo in Val Poschiavo «Popolazione e allevatori hanno raggiunto la soglia di sopportazione»
Prima sono state predate delle mucche, poi il lupo ha seguito in modo pericolosamente ravvicinato una persona nei Grigioni: la situazione sta sfuggendo di mano? Adrian Arquint, capo dell'Ufficio cantonale per la caccia e per la pesca, invoca il senso delle proporzione.
Signor Arquint, in Val Poschiavo un lupo ha seguito un uomo per alcuni minuti. Questo significa che c'è un pericoloso sviluppo?
Non si può ancora parlare di un'evoluzione, ma di un incidente. Questa situazione è per noi inusuale e si discosta dal normale comportamento di un lupo. Un giovane esemplare può impiegare molto più tempo per scappare da una persona, ma questo l'ha seguita e le ha ringhiato.
Dove era esattamente la persona al momento dell'incontro?
Era sul sentiero che parte dalla stazione ferroviaria di Alp Grüm.
C'è mai stato un incidente come questo?
Abbiamo avuto un caso simile l'anno scorso, nella zona di pattuglia del branco del Beverin. In quel caso la persona aveva con sé il cane. L'interesse del lupo era probabilmente rivolto al cane.
Nel caso del nuovo incidente in Val Poschiavo il guardiacaccia chiarirà se il comportamento del lupo possa avere una spiegazione. Possibili motivi potrebbero essere che l'esemplare era ferito o malato, o che è stato disturbato durante un attacco. Chiarimenti che stiamo facendo ora sul posto.
Sappiamo a quale branco appartenga il lupo?
Questo non lo sappiamo ancora. Negli ultimi mesi però vi sono state diverse attività dei lupi in Val Poschiavo e diversi attacchi ad animali da allevamento. Sappiamo che nella zona vi sono almeno uno o due lupi.
Di recente due mucche sono state predate sullo Schamserberg. Cosa sta accadendo con i lupi?
È difficile da dire. Stiamo attraversando un periodo di crescita esponenziale della popolazione di lupi, non solo nei Grigioni, ma in tutta la Svizzera e anche in tutta Europa. Questo significa che più lupi ci sono, più alta è la probabilità che singoli animali o branchi si comportino in modo tale da provocare conflitti.
Cosa possono fare ora le autorità cantonali in Val Poschiavo?
Inanzitutto è importante informare la popolazione sulle regole di comportamento in caso di incontro con il lupo. Ciò può già accadere in tutto il territorio del Cantone. Inoltre, ovviamente, dobbiamo svolgere dei chiarimenti e monitorarli in loco.
Probabilmente c'è una spiegazione riguardo al comportamento di questo lupo. Tuttavia, se incidenti di questo genere dovrebbero ripetersi, si dovrebbe chiarire se esiste un rischio per le persone e il Cantone dovrebbe discutere possibili misure con la Confederazione.
Nell'attuale concetto di lupo, ad esempio, il pericolo per l'uomo è dato solo in connessione con un branco, non con i lupi solitari. A questo punto spero che si tratti di un caso isolato.
Regole di comportamento basilari
- Se incontrate un lupo, mantenete la calma, fermatevi e cercate di capire la situazione. Se il lupo si accorge di essere stato scoperto, di regola si ritira o scappa.
- Se il lupo non scappa immediatamente, mantenete la calma e fatevi notare usando un tono deciso; indietreggiate lentamente.
- Non cercate in nessun caso di avvicinarvi al lupo, nemmeno per scattare delle fotografie.
- Non seguite mai un lupo.
- Evitate di recarvi nella zona della tana.
- Non dare in nessun caso del cibo ai lupi! Non abbandonate resti di cibo (nemmeno in caso di grigliate, picnic, campeggi).
- Il lupo può considerare i cani quali intrusi nel proprio territorio oppure quale potenziale preda. Tenete sempre d'occhio personalmente il vostro cane oppure tenetelo al guinzaglio.
- Segnalate immediatamente al guardiacaccia lupi che hanno mostrato un comportamento anomalo oppure che si sono mostrati poco schivi.
- Se trovate un animale predato, comunicate il ritrovamento al guardiacaccia.
- Comunicate tutti i conflitti o i danni.
La popolazione di lupi sta crescendo. Il territorio è abbastanza?
Ci sono due approcci: da un punto di vista ecologico la popolazione di lupi potrebbe continuare a crescere fino a raddoppiare ogni due o tre anni. Ma da un punto di vista dell'accettazione della popolazione e degli allevatori, si è certamente raggiunta la soglia di sopportazione.
Dal punto di vista dell'Ufficio per la caccia e per la pesca sarebbe auspicabile se potessimo regolamentare preventivamente il numero di esemplari, senza metterli in pericolo. Questo avviene anche per altre specie di animali selvatici, come per esempio lo stambecco.
Secondo la legge in vigore, tuttavia, prima di poter intervenire è necessario che si verifichino conflitti o gravi danni. Ciò però con l'attuale fase di insediamento non è più al passo con i tempi. Abbiamo bisogno di strumenti per poter intervenire prima ed è qui che entra in gioco il legislatore.
