Pandemia Superati i 1'000 contagi in Ticino, undici morti in più di domenica

pab

23.3.2020

Un'immagine dall'Ospedale La carità di Locarno, primo nosocomio interamente consacrato alla cura delle persone che hanno contratto il COVID-19. 
Un'immagine dall'Ospedale La carità di Locarno, primo nosocomio interamente consacrato alla cura delle persone che hanno contratto il COVID-19. 
Ti-Press / archivio

Continuano a crescere esponenzialmente i casi di contagio e il numero delle vittime in Ticino. Il bollettino ufficiale reso noto dalle autorità fa stato di 226 persone infette in più e di undici morti in più rispetto a domenica.

I casi di coronavirus nel Canton Ticino sono saliti a 1'165, superando quindi la soglia delle 1'000 unità (domenica erano 939). Nelle ultime 24 ore si è registrato anche il più alto numero di decessi legati al virus in un solo giorno: 11. Il totale dall'inizio della crisi sale quindi a 48 vittime.

Lo hanno comunicato lunedì mattina le autorità cantonali specificando che nelle strutture ospedaliere dedicate alla cura dei pazienti affetti dal virus sono ricoverate 261 persone: 216 in reparto e 45 in terapia intensiva, di cui 43 intubate.

Il Ticino è il cantone più colpito in assoluto dal COVID-19. Nel canton Grigioni si contano finora sei decessi. 

Appello ai civilisti

Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC), si legge in un comunicato, invita i giovani che sono astretti al Servizio civile sostitutivo, nel programma di interesse pubblico ‘Assistenza e cure’, ad annunciarsi al Centro regionale di Rivera per supportare il personale sanitario all’interno delle case anziani e negli istituti di cura.

L’invito, prosegue la nota,  «è esteso anche ai civilisti che hanno già assolto la totalità dei giorni di servizio».

La polemica Canto Ticino - Swissmem

Il Consiglio di Stato ha varato, lo ricordiamo, sabato nuove misure contro il continuo aumento dei contagi da Covid-19: i cittadini con più di 65 anni non possono più recarsi a fare la spesa e sono state chiuse le industrie e i cantieri.

Quest'ultima decisione è stata criticata da Swissmem, l'organizzazione dell'industria metalmeccanica svizzera.

Christian Vitta ha dal canto suo motivato la scelta domenica sera ai microfoni del Telegiornale della RSI, sostenendo che il Ticino è in una situazione particolare, con l'evoluzione del virus che anticipa di un paio di settimane quello che potrebbe succedere nel resto del Paese.

Secondo il presidente del Governo ticinese non è dunque possibile prendere delle misure in ritardo.

Numeri e link utili

È utile ricordare che, per tutte le informazioni sul COVID-19 e sulle misure prese dalle autorità, la hotline cantonale ticinese è sempre in funzione dalle 7h00 alle 22h00 allo 0800 144 144. Il sito specifico che il Cantone ha aperto è consultabile in ogni momento cliccando qui.

La Hotline a livello federale risponde invece a tutte le domande 24 ore su 24 al numero +41 58 463 00 00. Il sito della Confederazione sul coronavirus COVID-19 invece è raggiungibile cliccando qui.

È pure attiva a livello ticinese la Hotline per le attività commerciali, che risponde, dalle 9.00 alle 17.00 al numero 0840 117 112.

Per domande specifiche sul lavoro ridotto è disponibile
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 - 12.00 e dalle ore 13.00 - 16.00 il numero di telefono 091 814 31 03.

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