Bellinzona «The Social Truck» è stato un grande successo

SwissTXT / Red

25.8.2022

Nella foto l'esordio di «The Social Truck» in Piazza del Sole nel 2019 (foto d'archivio).
Nella foto l'esordio di «The Social Truck» in Piazza del Sole nel 2019 (foto d'archivio).
© Ti-Press / Samuel Golay

Termina a fine settembre a Bellinzona il progetto sperimentale «The Social Truck», il furgoncino sociale volto ad avvicinare i giovanissimi della regione per capire i loro bisogni ed eventuali disagi e fragilità.

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Il bilancio dopo tre anni di attività è più che positivo, tanto che il furgoncino continuerà a essere un punto d'incontro per i giovani grazie al sostegno del comune e del cantone.

E se all'inizio era The Social Truck ad andare a cercare i giovani, ora è il contrario, come racconta alla RSI Alicia Iglesias, educatrice responsabile dell’iniziativa: «Col tempo è proprio cambiata la dinamica. Sono i ragazzi che ci scrivono per sapere dove siamo o per condividere le loro esperienze. Era uno degli obiettivi far sì che nascesse una relazione reciproca».

In tre anni questa singolare modalità di animazione socioeducativa per avvicinare i giovanissimi dagli 11 ai 18 anni e i loro problemi ha avuto un ampio riscontro: 1’500 ragazzi contattati, con 200 dei quali vi sono regolari interazioni.

«Cerchiamo di costruire un rapporto di fiducia coi giovani, quindi iniziamo a parlare con loro, a chiacchierare e cerchiamo di capire cosa piace e non. Passiamo del tempo attraverso delle attività anche ludiche. Quindi attraverso delle tecniche cerchiamo di lavorare coi ragazzi sulle loro passioni, o scoprire anche quello che a loro piace fare, e in quel caso cercare di stimolarli a creare loro qualcosa», spiega ai microfoni della RSI Iglesias.

A volte i genitori o gli amici non bastano

«Mi piace venire qui soprattutto per il fatto che se ho qualche problema, qualche difficoltà, loro sono uno sfogo e sono anche un aiuto. Perché qualche volta i genitori potrebbero non essere abbastanza comprensivi, come anche gli amici, oppure potrebbero comunque non saperti aiutare nel giusto modo»: è una delle testimonianze di un utente del furgoncino sociale raccolta dall'emittente di Comano.

Come start-up il progetto aveva ricevuto 300'000 franchi dalla Confederazione. Da settembre resteranno solo i contributi della Città, che intende raddoppiare il sostegno e portarlo a 124'000, e quelli del Cantone (60'000 franchi).

Mancherebbero quindi circa 80'000 franchi per proseguire l'attività come finora. «Si tratterà di fare un po’ i calcoli in funzione dei fondi, però non si smetterà sicuramente di essere presenti sul territorio», assicura Iglesias.