Circa 2'500 apprendisti Ticino, in aumento i contratti di tirocinio

Swisstxt / Red

14.7.2023

Nella foto le mani di un giovane apprendista falegname impegnate a disegnare.    ©Ti-Press/Gabriele Putzu
Nella foto le mani di un giovane apprendista falegname impegnate a disegnare. ©Ti-Press/Gabriele Putzu
©Ti-Press/Gabriele Putzu / Ti-Press

Si è registrato un aumento dei contratti di tirocinio sottoscritti in Ticino: sono 1055, ovvero 146 in più rispetto a luglio 2022 (+16%).

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A dirlo un aggiornamento intermedio della campagna di collocamento che è stato presentato oggi, venerdì, dal Dipartimento ticinese dell'educazione (DECS). Sono inoltre pronti i risultati dei sondaggi annuali sui progetti che hanno i giovani alla fine della scuola media e dopo la formazione professionale di base, riferisce la RSI.

Un dato, quello dell'aumento dei contratti, che va letto ancora in un'ottica provvisoria, dato che la campagna di collocamento dei giovani si concluderà solamente in autunno. Nonostante ciò, il dato lascia ben sperare sul proseguio, avendo al momento ancora circa 600 posti disponibili. Altri contratti sono in fase di finalizzazione.

L'obiettivo, riporta la RSI, è quello di riuscire a collocare tutti i 2’500 giovani che intendono optare per una formazione duale scuola-azienda. Il 28% dei giovani, secondo alcuni rilevamenti, sceglie questo percorso: l'apprendistato arrivando dalla scuola media, dove peraltro sono in aumento anche le consulenze svolte dagli orientatori e che proseguiranno anche durante l'estate, si legge sul portale della RSI.

«È importante è offrire un'ampia possibilità di scelta in questo senso è importante che anche le aziende si mettano in gioco. Già lo fanno. E il mio è anche un appello a chi ancora non lo fa nell'offrire posti di apprendistato», spiega alla RSI la direttrice del DECS, Marina Carobbio.

A maggio è stata svolta un'indagine nelle scuole medie ticinesi che mostra come un 44% dei giovani è intenzionato a proseguire la formazione in una scuola media superiore, quindi liceo o scuola cantonale di commercio. L’altra metà dei giovani, è stato sottolineato, sceglie però il mondo professionale e lo fa come prima scelta. Un mondo, riporta la RSI, dove i percorsi al giorno d'oggi non sono più lineari e dove un numero sempre maggiore di giovani che affronta una formazione professionale ha poi il desiderio di continuare gli studi.