Proposta concreta entro un anno? Ticino2020, ci si crede ancora

SwissTXT / pab

4.2.2020

Un momento dell simposio Cantone - Comuni a Lugano, con l'intervento del sindaco Marco Borradori.
Un momento dell simposio Cantone - Comuni a Lugano, con l'intervento del sindaco Marco Borradori.
Ti-Press

Cantone e comuni in Ticino sono tornati a dialogare in occasione del secondo simposio dedicato al ruolo degli enti locali tenutosi martedì pomeriggio a Lugano.

A conclusione dei lavori si è tenuta una tavola rotonda, alla quale erano presenti anche i rappresentanti del Consiglio di Stato.

Il confronto, come riporta la RSI, è stato franco, ma ha permesso di rilanciare la riflessione sui contenuti da dare alla riforma istituzionale Ticino2020 sul tavolo del Dipartimento delle istituzioni dal 2014 per giungere al chiarimento dei rispettivi compiti e, di conseguenza, dei flussi finanziari.

Un chiarimento che finora non è giunto. Anzi. I rapporti tra Cantone e comuni negli ultimi due anni ha conosciuto varie frizioni. Fino all'accordo raggiunto in autunno per la riduzione del contributo di risanamento annuo versato alle casse cantonali.

Insoddisfazione per la complessità del sistema

Il sondaggio svolto tra i Municipi nella primavera dello scorso anno aveva fatto emergere insoddisfazione soprattutto per la complessità del sistema attuale che, combinato con i meccanismi della perequazione, non garantisce trasparenza.

Per giungere a un po' di chiarezza si era deciso di partire dall'analisi degli ambiti ritenuti prioritari: socialità (assicurazioni, assistenza, famiglie, anziani e ambulanza), scuole e mobilità.

L'obiettivo, superate le elezioni comunali del 5 aprile, è di arrivare a una proposta concreta entro un anno. Da quanto si annuncia, probabilmente, prevederà una distinzione tra i comuni in grado di far fronte anche a compiti complessi con le proprie risorse e quelli che per dovranno ancora di far capo al sostegno cantonale.

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