Arte venatoria Torna il sereno tra la FCTI e il Cantone

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14.5.2022

Immagine d'illustrazione d'archivio.
Immagine d'illustrazione d'archivio.
Ti-Press / Gabriele Putzu

Dopo anni di tensioni sembra essere tornata una certa serenità nei rapporti tra l'Ufficio Caccia e Pesca e la Federazione Cacciatori ticinesi, riunitasi sabato a Cadro in assemblea. Lanciata la proposta di regolamenti validi tre anni e non una sola stagione.

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Dopo due anni di pausa a causa della pandemia l'Assemblea dei delegati 2022 della Federazione dei cacciatori ticinesi ha riunito a Cadro centinaio di appassionati. I delegati erano quasi tutti presenti, 97 su 108.

Il dialogo parrebbe tornato costruttivo con gli uffici cantonali, dopo anni di tensioni. Si è parlato infatti di interessi comuni sulla gestione degli ungulati. Lo ha confermato alla RSI Fabio Regazzi, al suo ultimo mandato come presidente della Federazione. 

«Con l'Ufficio caccia pesca ci sono dei regolari rapporti, c'è volontà di discutere per trovare le soluzioni e di questo sono grato… ho anche detto a un'assemblea con i vertici del Dipartimento che non ci sono problemi particolari, però è vero che i contatti sono piuttosto rari negli ultimi tempi» ha affermato Regazzi, che ha però sottolineato: «C'è ora un approccio meno dogmatico e più pragmatico»

Quando ha scusato il consigliere di Stato Claudio Zali per la sua assenza, tuttavia, in sala si è sollevato qualche mormorio.

Regolamenti venatori validi tre anni?

Tra i presenti vi era inoltre Tiziano Patelli, capo dell'Ufficio caccia e pesca, che ha avanzato una sua personale proposta per i prossimi anni.

«Quello che vorrei è di essere un po’ meno frenetici nei cambiamenti delle regole e una proposta potrebbe essere quella di mantenere dei cambiamenti, ad esempio per tre anni. Questo da un lato ci permette di capire l'efficacia della singola misura e dall'altro anche di dare una certa serenità a chi pratica l'attività venatoria».

«È di certo un nostro auspicio avere stabilità nelle regole» ha aggiunto Regazzi, che però ha chiuso ricordando come «ci sono delle situazioni che cambiano di anno in anno e a cui si devono dare delle risposte puntuali. Sul principio sono d'accordo, ma poi nella pratica si dovrà vedere».

Si pensa anche di chiedere la regionalizzazione del contingentamento delle predazioni, per avere la situazione più adattata al terreno dei singoli distretti.

Prima donna in comitato

La Federazione ha anche la sua prima donna eletta nel comitato direttivo, si tratta di Amanda Inselmini.

La proposta avanzata all'assemblea della Federazione dei cacciatori ticinesi arriva da Tiziano Patelli, capo dell'Ufficio caccia e pesca.