Fine legislatura L'UDC ribadisce le sue ricette per risanare i conti ticinesi

Swisstxt

3.2.2023 - 17:01

Da sinistra a destra, il capogruppo UDC in Gran Consiglio Sergio Morisoli e i due candidati del partito per il Consiglio di Stato: il presidente cantonale Piero Marchesi e il deputato Paolo Pamini
Da sinistra a destra, il capogruppo UDC in Gran Consiglio Sergio Morisoli e i due candidati del partito per il Consiglio di Stato: il presidente cantonale Piero Marchesi e il deputato Paolo Pamini
UDC-TI

I democentristi, mentre si avvicina la fine della legislatura cantonale, riaffermano la validità delle loro soluzioni per il risanamento delle finanze cantonali.

SwissTXT

L'UDC ticinese, in vista della fine della legislatura 2019 - 2023, ha ribadito venerdì le soluzioni sostenute dal partito per il risanamento delle finanze del cantone.

Esse, come ricordato in una nota diffusa oggi, venerdì, corrispondono ad una ventina di atti parlamentari raggruppati in 5 tipologie d'azione: dare meno soldi allo Stato attraverso sgravi e riduzioni fiscali; obbligarlo a spenderli meglio tramite norme di disciplina finanziaria; imporgli un uso selettivo delle risorse, attraverso la revisione dei compiti e il controllo dei risultati; aziendalizzare l'operatività; agire da penultima generazione, tramite la riduzione del debito.

Secondo i democentristi, se il Consiglio di Stato e il Parlamento avessero accolto tali provvedimenti, «non si troverebbero a dover improvvisare tagli inopportuni e dolorosi in un momento come questo», si afferma nella nota, sostenendo che tali soluzioni, se prese d'urgenza, sono ancora praticabili.