TicinoL'UDC rielegge Marchesi e punta a un seggio in Consiglio di Stato
Swisstxt
12.6.2022 - 21:23
L'UDC, che domenica ha riconfermato il suo presidente cantonale Piero Marchesi, correrà per il Governo con la Lega. E non ha nascosto di volersi spartire - uno ciascuno - i due seggi in Consiglio di Stato. Nel corso del Comitato cantonale ha inoltre detto, neanche troppo velatamente, di puntare al seggio di Claudio Zali.
SwissTXT
12.06.2022, 21:23
12.06.2022, 21:40
SwissTXT / red
«No, non è vero. Ho detto che l’UDC è pronta a lanciare la sua campagna. Dopo essere cresciuti in Gran consiglio ed aver raddoppiato la nostra presenza a Berna ed aver ottenuto un seggio importante in Municipio a Lugano crediamo, che sia il passo successivo al quale un partito deve ambire», ha tenuto a precisare ai microfoni della RSI il diretto interessato.
Certo è che non sono mancate le frecciatine nel corso del congresso cantonale tenutosi domenica a Mendrisio: dalle critiche per la gestione del lupo, fino all'annuncio del lancio di un'iniziativa per l'abolizione della tassa di collegamento, tema caro al consigliere di Stato leghista Claudio Zali.
Insomma, questo fidanzamento Lega-UDC per le cantonali del 2023 già scricchiola? «Assolutamente no! – risponde Marchesi – Abbiamo sempre detto che Lega e UDC sono libere di lanciare iniziative piuttosto che affrontare i temi anche se l’altro partito non le condivide».
La risposta è «no» anche per il consigliere di Stato Norman Gobbi, che aggiunge: «Ognuno fortunatamente è ancora legittimato a dire quello che pensa, ma l’obiettivo comune, questo è stato esplicitato anche qui da parte dell’UDC ticinese, è quello di rafforzare tutta l’area».
Questo anche se per quel che riguarda il Consiglio di Stato l’operazione dovesse andare a scapito della Lega? «È un obbiettivo dell’UDC ed è secondo me legittimo – risponde Gobbi – Fa parte dei giochi politici e non di una strategia molto più globale che è di mantenere delle posizioni a salvaguardia del Paese e del suo ceto medio».
Diverse iniziative popolari dopo l'estate
Dopo l'estate verrà lanciata l'iniziativa popolare per neutralizzare fiscalmente l'aumento delle stime immobiliari, oltre a quella per l'abolizione della tassa di collegamento, che - ricordiamo - porterebbe a introiti per 18 milioni di franchi. Ma toccare le entrate dello Stato, non è problematico alla luce del cosiddetto decreto Morisoli, approvato dal popolo il mese scorso?
«Il decreto è molto chiaro – risponde il capogruppo in Gran Consiglio del partito – parla di equilibrio entro il 2025 senza aumento di imposte, tasse o balzelli. La tassa sui posteggi è un balzello, che non viene ancora incassato dallo stato per cui non è in meno al massimo sarebbe in più, quindi noi non vogliamo che parta. Anche quella sulle stime immobiliari è un’entrata che oggi non c’è quindi è qualcosa che non si dovrà tassare in più».
L'obiettivo dell'UDC per il Gran Consiglio è di aumentare i seggi.