Omaggio ad Anna Felder «Un incontro che in questa triste giornata ricordo con immensa gratitudine»

Di Alessia Moneghini

16.11.2023

La scrittrice Anna Felder posa per una foto nella sua casa ad Aarau nel 2018 (foto d'archivio).
La scrittrice Anna Felder posa per una foto nella sua casa ad Aarau nel 2018 (foto d'archivio).
KEYSTONE

Ho conosciuto Anna Felder per la prima volta durante un seminario che frequentavo all’Università di Zurigo. E con «conosciuta» intendo, ovviamente, sulla carta.

Di Alessia Moneghini

Come tutte le scrittrici donne, in generale, e italofone, nello specifico, fino ad allora il suo nome mi era sconosciuto. All’epoca ero alla ricerca di un soggetto per la mia tesi di Master in letteratura italiana, ed è stato grazie a un’assistente universitaria che finalmente ho letto i suoi testi. E una volta fatto non avevo più dubbi.

La mia non è stata però una ricerca tradizionale. Nella mia tesi, infatti, ho analizzato il secondo romanzo di Felder, «La disdetta» del 1974», attraverso la lente del postumano, una filosofia datata tra gli anni Settanta e Ottanta. Anacronistico, si potrebbe pensare, ma in realtà è solo la dimostrazione che - come molte scrittrici e scrittori - anche Felder aveva già percepito prima le trasformazioni della società che la circondava.

Qualche mese dopo essermi laureata ho trovato il coraggio e inviato a Felder la mia tesi da leggere, chiedendole un parere, che non ha tardato ad arrivare: conservo ancora quel gentile scambio di email, dove ha descritto le mie osservazioni come «nuove e sorprendenti» e abbiamo organizzato un «incontro letterario» per condividere «discorsi vivaci».

E così è stato nel dicembre del 2019, quando ho potuto finalmente incontrarla di persona, e non solo sulla carta, e trascorrere alcune ore nel suo appartamento di Lugano, parlando dei suoi libri e del mio scritto, e dove non sono mancate, giustamente, le critiche.

Nei miei confronti è stata gentile, disponibile, e anche generosa (mi ha regalato alcune copie delle sue opere), e - come lei stessa aveva anticipato - lo scambio tra di noi è stato stimolante e vivace e non ha mancato, da insegnante che era, di farmi notare alcuni errori. È rimasta però sempre aperta al nuovo approccio di lettura delle sue opere, dimostrando ancora una volta la sua sensibilità.

Un incontro che, nella triste giornata di oggi, ricordo con immensa gratitudine e affetto.

La dedica di Anna Felder alla mia copia del suo romanzo «La disdetta».
La dedica di Anna Felder alla mia copia del suo romanzo «La disdetta».
Alessia Moneghini