COVID-19Via libera ai richiami del vaccino nelle case per anziani ticinesi
Swisstxt / pab
4.2.2021 - 10:51
Inizia oggi la distribuzione delle dosi per la somministrazione dei richiami del vaccino Pfizer/BioNTech negli istituti per anziani del Ticino. Intanto l'adesione del personale alla campagna vaccinale cresce oltre il 60%.
Nelle case per anziani ticinesi comincia oggi, giovedì, la somministrazione della seconda dose di vaccino di Pfizer/BioNTech, esattamente a distanza di un mese dall'inizio della campagna di vaccinazione nel Cantone.
Alle 68 strutture sparse sul territorio ticinese saranno fornite circa 7'500 dosi che permetteranno di coprire l'80% dei 4'200 residenti e il 54% dei collaboratori.
La percentuale di questi ultimi che hanno aderito alla campagna di vaccinazione è salita al 64% nelle ultime settimane, come spiega alla RSI il dottor Franco Tanzi , coordinatore del gruppo di lavoro sulle case per anziani: «Sapevamo che tante persone erano caute perché aspettavano dei dati scientifici più convincenti. Ora abbiamo il 10% di persone in più che si sono “convertite” e sono state messe in lista d’attesa».
Si inizia in 15 strutture
Come per la prima vaccinazione anche le dosi per il richiamo saranno distribuite a scaglioni, sull'arco di quattro o cinque giorni, da una ditta specializzata, in grado di trasportare il vaccino di Pfizer che deve essere conservato a basse temperature.
Sono circa 15 gli istituti ai quali oggi saranno distribuite le dosi per completare i richiami. Eventuali esuberi saranno somministrati agli anziani appena entrati nelle strutture e poi al personale in lista d’attesa.
Stando alle cifre fornite oggi dall'ADICASI, l'Associazione dei direttori delle case per anziani, non si registrano nuovi casi di Covid-19 all'interno delle strutture, dove però, nelle ultime 24 ore si è registrato un decesso, il 383esimo da inizio pandemia. I residenti ancora positivi al virus sono quattro, tutti ospiti di una stessa casa anziani.
Intanto sono 47 i contagi registrati nelle ultime 24 ore in Ticino (ieri erano stati 57), che, cumulativamente da inizio pandemia, raggiungono la cifra di 26'963. Si segnala, come detto, anche un decesso, il 940° dal febbraio 2020.
Sei persone sono state ricoverate in ospedale e 13 dimesse: nei nosocomi si trovano ora 132 pazienti affetti da COVID-19, 23 dei quali in terapia intensiva.
Martedì, ultimo dato disponibile, le persone in isolamento erano 270 e quelle in quarantena 431.
Nessun decesso nei Grigioni
Sono 40 i nuovi contagi registrati nei Grigioni nel corso dell’ultima giornata. Non è stato segnalato invece nessun nuovo decesso.
Per quanto riguarda le ospedalizzazioni, le autorità retiche comunicano che i pazienti Covid in totale sono 29 (uno in meno rispetto al giorno precedente) di cui 8 ricoverati in terapia intensiva (di questi, 7 necessitano di respirazione assistita).