Giustizia Luganese, condannato perché voleva uccidere l'amante della moglie

Swisstxt / Red

23.7.2024

Immagine d'illustrazione.
Immagine d'illustrazione.
archivio Ti-Press

Martedì il giudice Amos Pagnamenta ha condannato il 63enne italiano domiciliato nel Luganese sotto accusa per aver organizzato l'omicidio dell'amante della moglie. Lo riporta la RSI.

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La sentenza è di due anni e mezzo di prigione, di cui uno da scontare. Il 63enne è già in carcere da 10 mesi.

L'uomo aveva contestato le accuse di coazione e riteneva di aver provato a procurarsi le armi per fare del male a se stesso. Il presidente della Corte sostiene invece che la pistola - poi risultata falsa - e il fucile avevano lo scopo di aggredire il nuovo partner della moglie. 

I pensieri sul suicidio emersi dopo che la moglie lo aveva lasciato, secondo il giudice, erano già stati superati. Inoltre, l'imputato ha minato la sua credibilità mentendo diverse volte.

L'uomo, riporta l'emittente di Comano, è stato ritenuto colpevole anche di atti sessuali con fanciulli per aver scambiato materiale pedopornografico.

Margherita Lanzillo, la procuratrice pubblica, aveva chiesto quattro anni e due mesi.