Pandemia In 1'500 ad Aarau per protestare contro le restrizioni

ats

8.5.2021 - 17:25

I controlli a tappeto e i blocchi stradali eseguiti fin dalla mattinata non sono bastati: la polizia non è riuscita a evitare che Aarau fosse teatro oggi di una dimostrazione non autorizzata di dissenso contro la politica delle autorità in materia di restrizioni legate alla pandemia. 

Keystone-SDA, ats

«Liberté!, liberté!», hanno scandito i manifestanti, che hanno spesso intonato anche l'inno nazionale e agitato i campanacci.

Stando alle stesse forze dell'ordine all'assembramento hanno partecipato 1500 persone, che per la quasi totalità non indossavano mascherine. I video che circolano sui media mostrano un corteo variopinto, con anche molti anziani e persone di mezza età.

La manifestazione è stata in gran parte pacifica, ma ci sono stati scontri tra singoli partecipanti e agenti, ha precisato la polizia cantonale in un comunicato. Un poliziotto è stato colpito da un dimostrante con una testata. Il presunto autore, un uomo di 56 anni, è stato temporaneamente arrestato. Altre sei persone sono state denunciate alla polizia.

Stando ai media - così riassume il Blick - la polizia avrebbe avuto la peggio in un gioco del gatto e del topo, come peraltro già avvenuto in situazioni analoghe in altri cantoni. Le forze dell'ordine si sono schierate in modo massiccio alla stazione e lungo gli assi stradali d'accesso al centro: le automobili che apparivano sospette sono state fermate e sottoposte a verifiche particolari.

Riuniti in una zona meno centrale

Intanto però coloro che volevano esprimere la loro contrarietà nei confronti delle misure Covid e della stessa proibizione di esercitare il diritto a manifestare si sono riuniti in una zona meno centrale.

Quando gli agenti della cantonale di Argovia - aiutati da colleghi di altri cantoni - si sono precipitati sul posto era ormai troppo tardi: l'assembramento si era ormai formato e ha cominciato a marciare verso il centro. A quel punto i poliziotti hanno lasciato sfilare, intervenendo solo quando i dimostranti hanno cercato di accedere alla Schlossplatz, una grande piazza centrale.

Gli attivisti hanno però allora proseguito in altra direzione, facendo anche una pausa presso un campo sportivo.

«Approccio adeguato»

La polizia afferma di aver avuto un approccio adattato alla situazione e proporzionato. Gli agenti hanno sorvegliato da vicino i partecipanti e li hanno costretti a cambiare direzione più e più volte per ridurre al minimo le restrizioni per la popolazione. I controlli sulle strade di accesso ad Aarau hanno inoltre impedito a molti manifestanti di partecipare, precisano le forze dell'ordine aggiungendo che sono stati emessi più di 180 allontanamenti.

Il governo argoviese ha criticato i partecipanti in un comunicato stampa emanato dopo la manifestazione. Si rammarica in particolare del fatto che abbiano deliberatamente ignorato le misure di protezione, un comportamento co il quale «hanno messo in pericolo la loro salute e, soprattutto, quella dei loro concittadini». Il governo difende inoltre l'operato della polizia che ha evitato un'escalation pericolosa e violenta.

Un comitato chiamato «Aktionsbündnis Aargau-Zürich für eine vernünftige Corona-Politik» (Alleanza d'azione Argovia-Zurigo per una politica ragionevole relativa al coronavirus) aveva chiesto l'autorizzazione di poter manifestare sia ad Aarau che a Wettingen (AG).

Entrambi le dimostrazioni sono state però vietate e il comitato aveva rinunciato al suo progetto distanziandosi da eventuali manifestazioni non autorizzate, pur aggiungendo di non aver alcun influsso sulla possibile reazione di cittadini alla limitazione dei loro diritti politici.

L'appello della polizia a non partecipare

La polizia ha ieri invitato a non convergere su Aarau e Wettingen, sottolineando come la partecipazione a una dimostrazione non autorizzata sia penalmente perseguibile e come il mancato uso della mascherina metta in pericolo se stessi e gli altri.

Oggi le stesse forze dell'ordine hanno ribadito l'appello, invitando anche la cittadinanza a denunciare immediatamente - chiamando il 117 - qualunque assembramento di persone. Ma niente di tutto questo è servito ad evitare che in molti protestassero in modo pacifico ad Aarau. A Wettingen per contro non vi sono state manifestazioni.

Polizia in massa con l'obiettivo di prevenire
Polizia in massa con l'obiettivo di prevenire
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