Allentamenti Allentamenti, economia sollevata: «Ora via il pass», ma per gli impiegati «serve più cautela»

ATS / sam

2.2.2022 - 20:25

Molte aziende vogliono continuare a permettere il telelavoro.
Molte aziende vogliono continuare a permettere il telelavoro.
KEYSTONE

C'è soddisfazione negli ambienti economici per l'abolizione, da giovedì 3 febbraio, dell'obbligo di telelavoro e di quarantena, annunciata dal Consiglio federale. Traspare invece rammarico per il mantenimento, ancora almeno per due settimane, del certificato Covid.

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L'obbligo di presentare un pass sanitario è «dannoso» per molti settori, scrivono l'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam), GastroSuisse, la Federazione svizzera dei centri fitness e di salute (FSCFS), EXPO EVENT e SwissDrink in un comunicato congiunto. L'approccio «esitante» del Governo rappresenta una «grossa e inutile perdita di fatturato» e impedisce qualsiasi pianificazione per i settori interessati, scrivono.

In poche parole, quello che viene chiesto è un ritorno alla normalità. «La Svizzera deve imparare a vivere con il virus, senza che i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione siano limitati in modo sproporzionato», aggiungono, proponendo di nuovo un giorno della libertà (Freedom Day) in cui tutte le misure siano revocate.

Viene per contro manifestato apprezzamento per l'estensione degli aiuti per casi di rigore. Molte aziende stanno lottando per sopravvivere e il sostegno finanziario è essenziale, sottolineano.

Economiesuisse sollevata

Su Twitter, economiesuisse si dice sollevata per quanto annunciato oggi e giudica positivamente la prospettiva di una soppressione dell'obbligo di certificato. L'organizzazione si aspetta allentamenti estesi il più possibile il 17 febbraio.

La Federazione svizzera del turismo (FST) vede nuove prospettive per il suo settore, ha comunicato. Se la pandemia procede bene, le misure anti Covid dovrebbero essere revocate il 17 febbraio. La FST accoglie positivamente il fatto che in questo caso anche le misure per entrare in Svizzera saranno completamente abolite.

Per l'associazione degli impiegati «serve più cautela»

Di diverso avviso è l'Associazione Impiegati Svizzeri, secondo cui l'abolizione dell'obbligo di home office e delle quarantene annunciata dal Consiglio federale, così come i futuri allentamenti prospettati, arrivano troppo presto, quando la situazione è ancora tesa a causa dell'alto numero di casi positivi.

Sarebbe più sensato mantenere i provvedimenti anti-Covid fino alla fine di febbraio, come inizialmente previsto, scrive l'associazione in una presa di posizione pubblicata su Twitter. «Anche se tutti noi desideriamo la fine delle misure, avremmo voluto vedere più prudenza», aggiunge, mostrando stupore per la velocità con cui praticamente ogni restrizione potrebbe venire tolta. Secondo i piani dell'esecutivo ciò potrebbe già accadere fra due settimane.

Sarebbe un peccato se in marzo arrivasse una nuova ondata a causa di una revoca troppo rapida delle misure, prosegue l'organizzazione. L'associazione Impiegati Svizzeri inoltre chiede ai datori di lavoro di continuare a permettere e promuovere il telelavoro, anche ora che l'obbligo di praticarlo è decaduto.

L'esperienza acquisita ha in effetti dimostrato che l'home office è possibile in molti settori e non influisce sulla produttività, viene fatto notare. I datori di lavoro sono poi invitati a mantenere i concetti di protezione nelle aziende e a salvaguardare la salute dei propri dipendenti.