Casse malatiAumento dei premi: le principali reazioni
ats
27.9.2022 - 16:20
Non si sono fatte attendere le reazioni all'annuncio dell'aumento dei premi malattia per il 2023.
Keystone-SDA, ats
27.09.2022, 16:20
27.09.2022, 16:44
SDA
L'associazione degli assicuratori malattia Santésuisse vede il motivo dell'aumento nel forte incremento delle spese nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Alla politica vengono chieste «misure drastiche per contenere i costi». Incentivi tariffari errati nel settore ambulatoriale hanno portato a sviluppi sbagliati, scrive l'organizzazione in un comunicato odierno. Anche la pandemia e il prezzo troppo alto dei farmaci sono cause.
Invece che spingere per una riduzione delle riserve delle casse malattia lo scorso anno, sarebbe stato più sensato lasciare un maggior margine di manovra per contenere l'aumento dei premi per il 2023, ha dal canto suo fatto notare l'associazione di assicuratori sanitari Curafutura.
La stangata sui premi di cassa malati per il 2023 è un vero e proprio shock secondo l'Unione sindacale svizzera (USS). A suo dire le misure di contenimento dei costi non saranno mai sufficienti per portare il sistema sanitario svizzero su una base di finanziamento sociale sostenibile. Per il sindacato, l'unico modo per riuscirci è apportare una quota di finanziamento attraverso risorse prelevate in funzione del reddito.
Maggiori riduzioni
Secondo l'associazione svizzerotedesca dei consumatori SKS il Consiglio federale deve intervenire, tramite un'ordinanza di necessità, aumentando del 30% le riduzioni dei premi per gli assicurati in condizioni economiche difficili. L'incremento dei costi della sanità, unito a quello dell'energia e dei prezzi al consumo, rende infatti la situazione insostenibile per molte famiglie.
I medici svizzeri si rammaricano dal canto loro delle importanti misure di riforma del settore sanitario che risultano ad oggi bloccate. «Questo forte incremento dei premi non era necessario», si legge in un comunicato dell'associazione di settore FMH. Due importanti riforme rimangono ferme: il finanziamento uniforme di prestazioni ambulatoriali e stazionarie, e il nuovo tariffario medico Tardoc.