Votazioni Il popolo bernese boccia il congedo parentale

ns, ats

18.6.2023 - 15:33

La città di Berna (foto d'archivio).
La città di Berna (foto d'archivio).
KEYSTONE

Il popolo bernese ha bocciato, con il 66,5% di no, un'iniziativa popolare cantonale lanciata dal PS che chiedeva l'introduzione di 24 settimane di congedo parentale retribuito, in aggiunta ai congedi di maternità e paternità federali, per un totale quindi di 40 settimane. La partecipazione al voto ha raggiunto il 43,3%.

18.6.2023 - 15:33

In concreto, ogni genitore avrebbe avuto a disposizione sei settimane di congedo parentale. Le restanti dodici settimane avrebbero potuto essere suddivise liberamente. Il progetto era combattuto dai partiti borghesi.

Il costo del congedo, essenzialmente a carico del Cantone, era stimato in 200 milioni di franchi, che hanno indotto la destra a combatterlo. Il Gran Consiglio ha nettamente respinto l'iniziativa, con 95 voti contro 52, pure ritenendo i costi eccessivi, ma anche giudicando che una soluzione uniforme a livello nazionale sarebbe più appropriata.

Per i promotori della modifica costituzionale, si trattava di conciliare meglio la vita familiare e professionale e promuovere la parità tra donne e uomini.

Sì ad adattamento del freno all'indebitamento

Con il 68,7% di sì, i bernesi hanno invece accolto un adattamento del freno all'indebitamento. La modifica costituzionale, adottata lo scorso novembre dal Gran Consiglio con 117 voti favorevoli e 24 contrari, mira a rendere lo strumento più flessibile per quanto concerne gli investimenti introducendo una prospettiva pluriennale.

Qualora il Cantone generasse eccedenze negli anni precedenti, questo progetto gli darebbe la possibilità di destinare questi importi al finanziamento degli investimenti, cosa che oggi è impossibile. Malgrado questo cambiamento, la formula bernese del freno all'indebitamento rimarrebbe una delle più severe in Svizzera, hanno sostenuto le autorità durante la campagna.

Gli oppositori ritengono che questo adattamento sia dannoso, in quanto impedirebbe la riduzione del debito in caso di aumento dei tassi di interesse.

ns, ats