BERNA
Nuovo episodio nell'annosa questione dell'estensione del Kunstmuseum di Berna, istituzione che possiede una delle più importanti collezioni d'arte in Svizzera.
Il mecenate bernese Hansjörg Wyss, che vive negli Stati Uniti, torna a offrire 20 milioni di franchi, a patto che il museo venga ampliato seguendo il progetto dello studio di architettura basilese Bachelard Wagner, vincitore di un concorso nel 2006, denominato "an_gebaut".
Alla notizia - diffusa oggi dalla Berner Zeitung, che ha ricevuto conferma via mail dal mecenate - ha prontamente risposto la direttrice del museo, Nina Zimmer. Vogliamo "contattare al più presto il signor Wyss", ha affermato, aggiungendo di non sapere nulla fino ad oggi dell'offerta e parlando di "enorme occasione per Berna".
Wyss non è nuovo a proposte di questo tenore: già nel 2006 aveva promesso la stessa somma, ma si era tirato indietro, arrabbiato, quando la direzione del museo aveva deciso di non voler realizzare il progetto vincitore per questioni di tutela dei monumenti architettonici.
In un secondo tempo si era detto pronto a sostenere con 12 milioni di franchi anche la realizzazione del progetto secondo classificato, dei ticinesi Nicola Baserga e Christian Mozzetti. Visto il lievitare dei costi, saliti da 17,5 a 25 milioni, e i rischi che potevano presentarsi, il consiglio di fondazione aveva per finire deciso, nel 2009, di rinunciare anche a questa opzione.
Alla fine di settembre la direzione del museo - che si occupa anche del Centro Paul Klee, realizzato da Renzo Piano - aveva annunciato di voler realizzare unicamente piccoli interventi di risanamento impellenti, rinunciando all'idea di un ampliamento e ammodernamento della struttura.
La notizia è giunta alle orecchie di Wyss, che ora rilancia la sua offerta. A suo avviso, se Berna avesse realizzato subito il progetto vincitore di Bachelard Wagner, "ora avrebbe un museo innovativo e grande, una combinazione di un vecchio edificio e di una costruzione moderna".
Nato e cresciuto a Berna, il multimiliardario Wyss ha fondato l'impresa di tecniche mediche Synthes, venduta nel 2011 al gruppo statunitense Johnson and Jonhson. In Svizzera ha sostenuto vari progetti: recentemente ha donato 120 milioni di dollari al Politecnico federale di Zurigo (ETH) e all'Università della città sulla Limmat per creare un nuovo centro di ricerca multidisciplinare, il "Wyss Translational Center".
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