Svizzera Case anziani: per la prima volta da 2006 il personale non è aumentato

mp, ats

11.11.2022 - 10:22

Per la prima volta da 15 anni a questa parte, nel 2021 il personale delle case per anziani medicalizzate è lievemente diminuito
Per la prima volta da 15 anni a questa parte, nel 2021 il personale delle case per anziani medicalizzate è lievemente diminuito
Keystone

Per la prima volta dal 2006, nel 2021 il personale delle case per anziani (CPA) medicalizzate è leggermente diminuito. Pur registrando una ripresa delle attività, le degenze sono ancora inferiori rispetto a prima della pandemia.

Keystone-SDA, mp, ats

Lo indica oggi in una nota l'Ufficio federale della statistica (UST).

Alla fine di dicembre 2021, il personale di cura nelle CPA medicalizzate occupava 83'788 posti in equivalenti a tempo pieno, contro gli 85'157 dell'anno precedente (-1,6%), precisa ancora l'UST.

Alla diminuzione del personale nelle CPA ha contribuito in particolare un calo degli impieghi nelle case di cura (-0,5% di posti equivalenti a tempo pieno). Rispetto al 2020 vi sono state più partenze (24'700, +4%) e meno nuove assunzioni (23'352, -7%).

Per quanto riguarda le persone risedenti nelle CPA medicalizzate, al 31 dicembre 2021 erano 86'701 (+1,3% rispetto al 2020). Il che significa un tasso di occupazione dell'89,6%. Questa percentuale, a causa del numero eccezionale di decessi registrati nel 2020, stenta a raggiungere i livelli pre-pandemici (2019; 94%), sottolinea l'UST.

Più lungodegenze rispetto a prima della pandemia

Dopo un calo del 3% tra il 2019 e il 2020, nel 2021 il numero di ammissioni di residenti che desiderano stabilirsi in una CPA medicalizzata a tempo indeterminato ha registrato una ripresa del 6% rispetto all'anno precedente, raggiungendo le 38'529 nuove ammissioni in istituto. Anche le richieste di degenze di breve durata sono aumentate in modo marcato (23'818 ricoveri, +18% rispetto al 2020), pur rimanendo ancora inferiori del 4,3% rispetto a prima della pandemia (2019).

Nel 2021, precisa ancora l'UST, il numero di persone decedute in una CPA medicalizzata è stato di 30'598, contro le 34'572 del 2020, primo anno della pandemia di Covid-19 (2019: 29'609). Di tutti i pazienti che nel 2021 risiedevano in una CPA medicalizzata, ne è deceduto circa il 20,5%, rispetto al 23,1% del 2020 e al 19,1% del 2019.

Il 60% delle CPA medicalizzate sono in deficit

Per quanto riguarda i costi totali delle CPA medicalizzate, essi ammontavano a 10,73 miliardi di franchi, ovvero una diminuzione dell'1% rispetto all'esercizio 2020. Sul fronte delle entrate, i ricavi sono stati inferiori di 307,6 milioni rispetto alle spese, segnando il peggior risultato contabile degli ultimi dieci anni.

Nel 2021, il 60% delle CPA medicalizzate ha registrato una perdita d'esercizio, contro il 54% del 2020. Questa percentuale ha raggiunto addirittura il 78% per gli istituti di diritto pubblico. A livello svizzero, il deficit totale si attesta a 502,9 milioni di franchi, di cui il 26% è coperto dall'ente pubblico e il 10% da fondi privati.

Sviluppo continuo servizi Spitex

Nel 2021 i servizi di assistenza e cura a domicilio (Spitex) hanno fornito prestazioni a 440'747 persone, il 5% in più rispetto al 2020. Per la prima volta dal 2010, le imprese private a scopo di lucro sono in numero superiore (608, +9% rispetto al 2020) a quelle pubbliche (584, +0,7%). Infine, si annoverano 1421 infermieri e infermiere indipendenti (+1%) attivi nel settore.

Le imprese a scopo di lucro impiegano il 22% di tutto il personale, ma forniscono il 28% delle ore di prestazioni ai clienti. Dal punto di vista contabile, le uscite sono ammontate a 2,97 miliardi di franchi e le entrate a 3,02 miliardi. L'esercizio 2021 si chiude quindi con un utile di 43,1 milioni di franchi (+83%), conclude l'UST.