SvizzeraLe donne guadagnano il 43% in meno degli uomini nella vita
mc, ats
7.9.2022 - 13:59
Le donne in Svizzera, durante tutta la loro vita attiva, guadagnano in media il 43,2% in meno rispetto agli uomini. Il dato emerge dal rapporto sul divario retributivo di genere complessivo, approvato oggi, mercoledì, dal Consiglio federale.
Keystone-SDA, mc, ats
07.09.2022, 13:59
07.09.2022, 14:40
SDA
È la prima volta che questo indicatore viene calcolato in Svizzera. «Le fonti di dati ora disponibili consentono di presentare in modo diversificato le differenze di reddito tra donne e uomini in base al genere», precisa il rapporto, stilato a seguito di un postulato di Samira Marti (PS/BL).
Il divario retributivo di genere complessivo (in inglese gender overall earnings gap, GOEG), viene calcolato da Eurostat già da diversi anni, e ora alche l'Ufficio federale di statistica ha elaborato un metodo per questo indicatore.
Divario di genere globale
Nel 2018 il GOEG – cioè la differenza di reddito per tutte le ore lavorate tra i 15 e i 64 anni – era pari al 43,2%. Questo divario aumenta progressivamente con l'età: le ragazze fra i 15 e i 24 anni hanno retribuzione del 7,9% inferiore ai coetanei maschi, mentre per le donne fra i 55 e i 64 anni la differenza sale al 53,5% (25-34 anni: 27,3%; 35-44 anni: 48,4%; 45-54 anni: 50,8%; 55-64 anni: 53,5%).
La componente principale di questo divario di genere è la differenza di ore di lavoro mensili, che da sola rappresenta 21,5 punti percentuali del 43,2% totale. Le retribuzioni orarie più basse della donne contribuiscono alla differenza globale con 13,3 punti percentuali e il tasso di occupazione più basso con 8,4 punti percentuali.
Differenza salariale del 19%
Per quanto riguarda unicamente le differenze salariali, nel 2018 le donne in Svizzera hanno guadagnato in media il 19,0% in meno rispetto agli uomini.
Tendendo conto unicamente dell'economia privata la differenza era del 19,6%, con notevoli disparità a seconda del settore: 8,1% nei servizi di alloggio e ristorazione, 17,7% nel commercio al dettaglio, 21,7% nell'industria dei macchinari e 33,4% nel settore finanziario e assicurativo. Nel settore pubblico lo scarto è più basso: 18,1%
La parte della differenza che non può essere ricondotta a fattori strutturali (età, istruzione, anni di servizio, posizione all'interno dell'azienda e settore di attività) è del 44% (44,3% nel privato, 37,2% nel pubblico).
In pensione con il 34,6% in meno
Una volta in pensione le donne hanno rendite complessive del 34,6% inferiori rispetto agli uomini, pari a 18'924 franchi in meno in media. Su questo fronte la situazione è praticamente invariata dal 2014.
Le differenze sono particolarmente marcate nel secondo pilastro: solo il 49,7% delle donne riceve una rendita da una cassa pensione contro il 70,6% degli uomini. E se quando la ricevono è del 47,3% inferiore rispetto a quella degli uomini.
L'importo delle rendite AVS differisce invece di poco tra i due sessi: il Primo pilastro è leggermente superiore per le donne vista l'alta percentuale di vedove che ricevono una pensione più elevata, spiegano gli autori del rapporto.
Il divario pensionistico di genere più pronunciato è quello delle coppie sposate, anche perché di solito costituiscono un'unità economica e mettono in comune i loro redditi. Anche tra le persone divorziate e quelle vedove si osserva un divario pensionistico di genere a favore degli uomini. Per nubili e celibi, invece, non è possibile individuare alcuna differenza.
Lavoro non remunerato
«Il lavoro non retribuito è un altro tassello del puzzle del divario di reddito tra i sessi», precisa gli autori del rapporto. C'è stato un leggero aumento dal 2010 della quantità di tempo dedicata ai compiti domestici e familiari dagli uomini, ma lo squilibrio nella ripartizione tra donne e uomini rimane.
Il valore monetario di tutto il lavoro non retribuito svolto nel 2016 è stimato in circa 315 miliardi di franchi svizzeri. Il lavoro domestico è di gran lunga la principale voce e rappresenta circa 223 miliardi di franchi. Il lavoro familiare è stimato in circa 79 miliardi di franchi, quello volontario in circa 13 miliardi di franchi. Il contributo delle donne ammonta a quasi due terzi del valore complessivo (61%) e non è cambiato dal 2010.