BERNA
Il Consiglio federale ha approvato oggi il progetto generale per la costruzione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo. Ora si tratterà di approfondire lo studio. I costi ammonteranno a circa due miliardi di franchi.
Il progetto generale rappresenta, dopo la votazione popolare del febbraio 2016, la prima importante tappa nel percorso di pianificazione della seconda canna, si legge in un comunicato governativo odierno. Il documento illustra le indicazioni di massima e i parametri principali dell'opera.
Il nuovo traforo sotto il massiccio si affiancherà a quello esistente a una distanza di 70 metri. I portali di Göschenen (UR) e Airolo costruiti per il primo scavo saranno utilizzati anche per il secondo, così come i quattro pozzi di ventilazione attuali. Gli esistenti centri di manutenzione si occuperanno dell'operatività e degli interventi manutentivi dell'intera galleria.
I lavori - continua la nota - movimenteranno circa 6,3 milioni di tonnellate di sterro, le cui caratteristiche sono già ampiamente note dalla costruzione della prima canna e che sarà riutilizzato nella maggior misura possibile. Circa 2,8 milioni di tonnellate verranno impiegate per il miglioramento e la rinaturazione dei bassi fondali del lago di Uri, mentre circa 2,5 milioni saranno tra l'altro destinate, nell'area di Airolo, al rimodellamento del territorio e alla copertura parziale dell'autostrada.
Il fondovalle di Airolo sarà inoltre oggetto di valorizzazione paesaggistica, con contestuale ottimizzazione dello svincolo e demolizione del viadotto esistente. Il trasporto del materiale avverrà esclusivamente su rotaia e su nastro.
Alla stesura del progetto generale hanno partecipato i Cantoni di Uri e Ticino e i Comuni interessati a nord e sud del Gottardo. Le autorità locali erano rappresentate nella commissione politica. Con le associazioni ambientaliste si sono tenuti due incontri informativi separati.
Le prossime fasi
L'Ufficio federale delle strade (USTRA) si appresta ora ad approfondire lo studio, elaborando un progetto esecutivo da sottoporre presumibilmente nella primavera 2018 all'approvazione del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). Stando alle previsioni attuali, i costi per la seconda canna ammonteranno a circa due miliardi di franchi (IVA esclusa).
L'avvio dei lavori principali dipenderà dall'iter di approvazione dei piani e di eventuali ricorsi; nella migliore delle ipotesi è previsto per il 2020, mentre la costruzione grezza è attesa non prima del 2025. Seguiranno l'installazione degli impianti elettromeccanici, la posa della pavimentazione, infine i lavori conclusivi e i collaudi. L'apertura della nuova canna è prevista non prima di fine 2027. Il cantiere, viene ricordato nel comunicato, non inciderà sull'operatività di quella esistente e non comporterà limitazioni alla circolazione.
A lavori ultimati la nuova canna sarà a percorrenza bidirezionale e inizierà il risanamento della prima, attualmente previsto dal 2028 al 2030, anno a partire dal quale l'intero sistema dovrebbe essere operativo. Entrambe le canne saranno percorribili a corsia unica, in linea con quanto previsto dall'articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi, e dotate di una corsia di emergenza.
L'intera galleria è progettata per il transito di massimo 1000 unità/automobile all'ora per direzione, pari alla capacità attuale del primo traforo con sistema di dosaggio, che sarà mantenuto anche in futuro per convogliare gli autocarri a una distanza minima di 150 metri l'uno dall'altro.
Secondo il governo, la fine del doppio senso di circolazione aumenterà notevolmente la sicurezza rispetto a oggi, in quanto si eviteranno collisioni frontali e laterali.
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