Confini Monteviasco voleva annettersi alla Svizzera... ma non è il primo

Philipp Dahm / sam

24.12.2022

«Eidgenossen helft», «i confederati aiutano»: manifesto per il voto nel Vorarlberg di Jules Courvoisier del 1919.
«Eidgenossen helft», «i confederati aiutano»: manifesto per il voto nel Vorarlberg di Jules Courvoisier del 1919.
Gemeinfrei

Il villaggio lombardo di Monteviasco ha chiesto di recente, in modo provocatorio, l'annessione al Ticino. Non si tratta di un caso isolato: sono stati diversi i Comuni o addirittura le regioni italiane che, negli ultimi anni, hanno fatto richiesta, più o meno seria, di annettersi alla Svizzera. Ma ci sono anche casi storicamente famosi, risalenti al passato, che riguardato austriaci e tedeschi che avrebbero voluto diventare svizzeri.

Philipp Dahm / sam

Il Governo lombardo non riesce a ricollegare il piccolo villaggio di Monteviasco alla rete dei trasporti, quindi i residenti chiedono di essere annessi al Ticino. «Questo ci sembra l'unico modo per rimettere in funzione la funivia», hanno scritto in una lettera aperta qualche settimana fa. 

Le autorità italiane, poco dopo, hanno fatto sapere che entro il 31 dicembre ci sarà un concorso unico per la gestione di 7 impianti della regione: da quelli molto gettonati (Como–Brunate) a quelli poco frequentati, come la funivia che sale a Monteviasco, ferma dall'incidente mortale occorso al manutentore nel 2018. Insomma c'è una piccola speranza.

Ma se non dovesse andare a buon fine il concorso? Quanto è da prendere sul serio l'intera faccenda del piccolo paesello? Cercherà davvero di annettersi alla Svizzera?

V'è da dire che non è la prima volta che località straniere cercano di essere ammesse nella Confederazione. Nel recente passato sono stati diversi i Comuni di confine italiani che hanno lanciato l'idea di annettersi alla Svizzera. Per chi non se lo ricorda, diversi anni fa lo aveva fatto addirittura la Sardegna, regione non proprio attaccata a noi.

A volte l'idea è stata ammiccata, altre è emersa per motivi pratici, ma ci sono state anche proposte molto serie, che hanno avuto una valenza storica. Ecco una panoramica.

Vorarlberg

L'11 novembre 1918 termina la Prima guerra mondiale e il futuro dell'Austria-Ungheria è incerto. Dopo l'armistizio Vorarlberg si dichiara indipendente: molti vogliono unirsi alla Svizzera, che condivide il carattere alemanno.

Svizzera e nord-est del Vorarlberg.
Svizzera e nord-est del Vorarlberg.
Gemeinfrei

Viene preparato un referendum che si tiene l'11 maggio. La domanda è: «Il popolo del Vorarlberg desidera che il Governo della regione renda nota al Governo svizzero l'intenzione di aderire alla Confederazione e di avviare negoziati con essa?».

Gli oppositori della proposta vogliono un'affiliazione con la Germania e coniano il termine «Kanton Übrig», «cantone restante». Ma al referendum ottengono solo il 19% dei voti. Le ragioni per cui l'adesione non funziona sono molteplici.

YouTube/SERT TAS

Per quanto riguarda la Svizzera, è improbabile che la parte francese o quella italiana del Paese sia contenta di un numero ancora maggiore di germanofoni, mentre i cantoni protestanti sono scettici nei confronti del candidato cattolico. Alla fine, quattro mesi dopo, in seguito al trattato di Saint-Germain, emerge la Repubblica d'Austria.

Campione d'Italia

Passeggiando sul lungolago di Lugano, si vede un pezzetto d'Italia sull'altra sponda del Lago. Campione d'Italia appartiene allo Stivale da quando, nel 777, viene assegnato a un monastero di Milano.

Campione d'Italia sul Lago di Lugano.
Campione d'Italia sul Lago di Lugano.
Commons/Tschubby

Ben 1000 anni dopo, Napoleone Bonaparte sconvolge l'Europa: nel 1797 assegna la regione alla Repubblica Cisalpina da lui fondata. Un anno dopo, eleva il Ticino, che in precedenza era soggetto alla Svizzera centrale, a cantone federale paritario.

Estensione della Repubblica Cisalpina tra il 1797 e il 1804.
Estensione della Repubblica Cisalpina tra il 1797 e il 1804.
Gemeinfrei

Già nel 1800 il Ticino cerca senza successo di portare Campione dalla sua parte. Una nuova opportunità si presenta dopo che le guerre di liberazione portano alla caduta di Napoleone e le mappe dell'Europa vengono ridisegnate al Congresso di Vienna.

Attorno al 1815 viene proposto uno scambio con il villaggio di Indemini, al confine con l'Italia, ma l'idea fallisce, anche a causa della resistenza della «comunità più remota della Svizzera». Nel 1861 nasce il Regno d'Italia, i confini tra Campione e il Ticino vengono rettificati e, nel 1933, Benito Mussolini conferisce al villaggio l'aggiunta «d'Italia».

Contrassegnato in rosso: Indemini.
Contrassegnato in rosso: Indemini.
Google Earth

Tuttavia, la questione non è completamente fuori discussione. Sebbene Campione abbia vissuto molto bene tra il 1917 e il 2015, grazie alla presenza del casinò, le cose - lo ricordiamo - sono precipitate dopo che la Banca Nazionale Svizzera ha abolito il tasso di cambio minimo dell'euro.

Dopo il fallimento della casa da gioco nel 2018, una petizione ha chiesto l'ingresso del paese in Svizzera, ma non ha trovato abbastanza sostenitori. Non è nemmeno stata accolta l'offerta del 2019 del consigliere di Stato ticinese leghista, Norman Gobbi, di «svizzerizzare» il Comune.

Büsingen

La seconda enclave in Svizzera è Büsingen, austriaco dal 1465. Il fatto che l'area non appartenga alla Confederazione è dovuto a un contrasto che risale al 1693: il signore feudale viene rapito dalla sua stessa famiglia a Sciaffusa dopo una disputa religiosa.

Lì, Eberhard im Thurn viene consegnato alle autorità, che vogliono gettarlo in prigione e giustiziarlo. Ma l'Austria non può accettarlo. Nel 1694 viene vietata l'esportazione di grano in Svizzera e tre anni dopo vengono addirittura spostate delle truppe al confine. Solo nel 1699 il feudatario viene liberato.

Ecco dove si trova l'enclave tedesca di Büsingen.
Ecco dove si trova l'enclave tedesca di Büsingen.
Commons/Warhog

Nel 1770, l'Austria vende i suoi diritti sui villaggi di Ramsen e Dörflingen al Canton Zurigo, ma gli Asburgo tengono Büsingen. È solo Napoleone a porre fine al loro dominio e ad assegnare il villaggio allo stato tedesco del Württemberg, suo alleato, nel 1805, prima che Büsingen passi al Baden nel 1810, che viene poi assorbito dall'Impero tedesco.

Nel 1918, dopo la Prima guerra mondiale, ben il 96% dei cittadini è favorevole all'annessione alla Svizzera, ma alla fine non se ne fa nulla. Nel 1956 la questione viene rinegoziata, ma il distretto di Costanza non solo si oppone, ma chiede anche un corridoio di collegamento attraverso il territorio svizzero. I negoziati falliscono.

Valtellina

La Valtellina è una valle del fiume Adda al confine tra Italia e Svizzera. La zona passa più volte di mano: nel 1335 va al Ducato di Milano, al quale i Confederati la sottraggono nelle Guerre di Milano del 1512.

Il Libero Stato delle Tre Leghe con i territori controllati in Valtellina.
Il Libero Stato delle Tre Leghe con i territori controllati in Valtellina.
Commons/Marco Zanoli

A sua volta, Napoleone pone fine al dominio dei Grigioni nel 1797: la Repubblica Cisalpina prende il sopravvento fino a quando viene sostituita dall'Imperatore d'Austria nel 1815. L'idea di annettere la Valtellina ai Grigioni viene discussa più volte, ma solo come regione con pari diritti o come cantone separato.

Da parte grigionese, tuttavia, si nutrono riserve sul fatto che il Paese cattolico e di lingua italiana possa turbare il tessuto locale. Alla fine, Vienna non vuole cedere il territorio. Nel 1859 subentra la Sardegna-Piemonte, che due anni dopo viene assorbita nel Regno d'Italia.