SessioneIl Nazionale vuole sgravi per l'industria agroalimentare
mp, ats
6.3.2024 - 11:16
È iniziato stamane al Nazionale il lungo dibattito sulla revisione totale della legge sulle dogane. Tra le prime decisioni prese dalla Camera v'è il sostegno all'industria agroalimentare: con 115 a 73 e 4 astenuti, il plenum ha votato a favore di sgravi tecnici.
Keystone-SDA, mp, ats
06.03.2024, 11:16
06.03.2024, 11:52
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Il campo borghese è riuscito a convincere la maggioranza che l'industria svizzera deve essere aiutata per rimanere competitiva. Secondo una proposta della commissione preparatoria, in futuro i proventi della vendita all'asta dei contingenti tariffari dovrebbero essere trattati come un dazio all'importazione. Ciò consentirebbe alle aziende di essere rimborsate quando le merci vengono riesportate.
La sinistra e i Verdi liberali ha criticato questa soluzione definendola un «sussidio mascherato», in particolare per l'industria della carne. Nel peggiore dei casi, le perdite per le casse della Confederazione ammonteranno a 200 milioni di franchi all'anno, ha deplorato Cédric Wermuth (PS/AG).
Di tutt'altro avviso Markus Ritter (Centro/SG), che a nome della commissione, ha definito questa cifra «inesatta». Si tratta infatti di entrate derivanti dall'importazione di carne, la maggior parte delle quali non viene riesportata.
I dibattiti proseguono.
Mastodontica riforma
Dopo un anno di lavoro e di polemiche, la mastodontica revisione del sistema doganale (ben 500 pagine) viene affrontata oggi al Consiglio nazionale.
Il progetto è di natura tecnica e riguarda questioni come la digitalizzazione delle dogane (già in corso con il programma DaziT), il profilo professionale dei funzionari doganali e il trattamento dei dati personali sensibili.
Oltre a ciò, la riorganizzazione comprende la migrazione, la criminalità transfrontaliera e il controllo dei metalli preziosi. La nuova legge mira anche a semplificare le procedure e le tariffe. Altri elementi della normativa riguardano l'organizzazione delle dogane e i suoi futuri poteri.
Il progetto, che interessa 57 leggi diverse, ha già suscitato un certo scalpore. È stato criticato in diverse occasioni, sia dalle commissioni parlamentari che da alcuni funzionari doganali e non è detto che alla fine il progetto di legge trovi una maggioranza.
«Passo pionieristico»
Anche i Cantoni hanno espresso la loro insoddisfazione per gli aspetti relativi alla condivisione delle responsabilità con l'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC), in particolare per quanto riguarda i controlli sulle persone. È stato necessario istituire un gruppo di lavoro ad hoc per trovare soluzioni.
Nel giugno dello scorso anno, la Camera del popolo aveva accettato di entrare nel merito sulla riforma proposta dal Governo, nonostante il parere contrario della commissione preparatoria.
Quest'ultima avrebbe voluto rimandare il pacchetto al mittente perché lo considerava incompiuto, ma il PS, l'UDC e il PLR avevano fatto pendere l'ago della bilancia in favore della riforma totale.
Durante i dibattiti sull'entrata in materia, la ministra delle Finanze Karin Keller-Sutter aveva sottolineato che la revisione è un passo pionieristico in termini di digitalizzazione.
Riflette la trasformazione dell'UDSC e si deve per questo procedere con la riforma.