Task forceInfettivologo, «con i vaccini fuori dalla pandemia entro fine 2021»
pl, ats
15.2.2021 - 09:04
Con un gran numero di vaccinazioni la pandemia potrebbe essere superata entro la fine del 2021, anche se le nuove varianti del virus potrebbero metterci i bastoni fra le ruote.
È la previsione dell'infettivologo Manuel Battegay, primario all'Ospedale universitario di Basilea. In un intervista pubblicata oggi, lunedì, dal «Blick», Battegay – che è anche membro della Task Force Covid-19 della Confederazione – afferma che entro la tarda primavera o l'estate, quando un numero sufficiente di persone sarà vaccinato, i focolai di Covid-19 si dovrebbero ridurre significativamente.
L'infettivologo basilese si dice fiducioso che in molti si faranno vaccinare e che ci si potrà lasciare alle spalle l'epidemia nella sua forma attuale. La popolazione svizzera ha preso coscienza di quanto possa essere grave la malattia, soprattutto per i gruppi a rischio.
Attenzione alle mutazioni
Le mutazioni del coronavirus potrebbero tuttavia causare problemi. Per prevenire le nuove varianti occorre ridurre la circolazione del virus e quindi il numero di nuove infezioni. Per quello che sappiamo finora – dice ancora l'esperto – i vaccini dovrebbero funzionare anche con le nuove varianti.
Non si può nemmeno escludere che il virus possa mutare in modo tale da disattivare i vaccini, ma anche in questo caso un'efficacia residua potrebbe contenere l'epidemia.
Occorre una strategia a lungo termine
Battegay ritiene tutto sommato realistico che a medio termine il coronavirus si sviluppi in una malattia paragonabile a un'influenza stagionale. Il virus è destinato a restare, ma non dominerà più la nostra vita.
Nello scenario più pessimistico, non si può escludere completamente che il virus trovi nuovi modi per superare il sistema immunitario. Per questo è necessaria una strategia a lungo termine che includa le mutazioni man mano che gli effetti del vaccino diminuiscono.