Epidemia Coronavirus: turisti britannici, raccolta la maggior parte dei dati 

mp, ats

22.12.2020 - 16:52

La nuova variante del coronavirus occupa e preoccupa il presidente della Task Force della Confederazione, Martin Ackermann, e il capo della Sezione gestione delle crisi e cooperazione internazionale dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), Patrick Mathys
La nuova variante del coronavirus occupa e preoccupa il presidente della Task Force della Confederazione, Martin Ackermann, e il capo della Sezione gestione delle crisi e cooperazione internazionale dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), Patrick Mathys
Keystone

La Confederazione ha raccolto la maggior parte dei dati concernenti i passeggeri britannici giunti nei giorni scorsi dal Regno Unito.

Lo ha dichiarato il capo della Sezione gestione delle crisi e cooperazione internazionale dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) Patrick Mathys in una conferenza stampa oggi a Berna. A suo avviso, ne manca solo una piccola parte.

Un'informazione è stata inviata a tutte le persone che dispongono di una carta SIM britannica o sudafricana, con accluso il numero al quale possono rivolgersi. Se l'indirizzo del soggiorno in Svizzera non è noto, i turisti sono stati contattati tramite un messaggio SMS.

Per il resto, la quarantena dei turisti britannici funziona come quella di una qualsiasi persona che rientra da un Paese a rischio o che ha avuto contatti con un individuo contagiato.

I numeri di contatto nei cantoni sono stati definiti e numerose persone si sono annunciate autonomamente, ha precisato Mathys.

Variante coronavirus forse già presente in Svizzera

Secondo Tanja Stadler, della Task Force scientifica della Confederazione, la nuova variante del coronavirus non è stata ancora riscontrata in Svizzera. Tuttavia, vista l'affluenza di turisti britannici venuti nel nostro Paese a trascorrere le feste natalizie, è probabile che il virus mutato sia già presente.

«Nel caso in cui dovesse diffondersi, le misure attuali sarebbero insufficienti per fermarlo», ha dichiarato dal canto suo ai giornalisti il presidente della Task Force Martin Ackermann. A suo avviso, occorrerà prendere altri provvedimenti.

«Stiamo osservando costantemente la situazione e discuteremo con l'UFSP quali nuove misure potrebbero eventualmente essere opportune per frenare la diffusione della nuova variante», ha aggiunto Ackermann.

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