Riciclaggio Lacune nella lotta contro la corruzione in Svizzera

ATS

29.1.2019 - 07:08

Percezione della corruzione: Svizzera bene ma può far meglio (foto simbolica)
Percezione della corruzione: Svizzera bene ma può far meglio (foto simbolica)
Source: KEYSTONE/MARTIN RUETSCHI

La Svizzera continua a figurare fra i paesi più virtuosi al mondo in fatto di corruzione nel settore pubblico, stando all'indice di percezione pubblicato oggi da Transparency International.

L'organizzazione rileva tuttavia ancora "gravi lacune" nei settori chiave della lotta anticorruzione non rappresentati nell'indice, quali il riciclaggio di denaro, la protezione dei whistleblower e la corruzione nel settore privato e nello sport.

La classifica

L'indice di percezione della corruzione (CPI nella sigla inglese) per il 2018 di Transparency International include il settore pubblico di 180 paesi nel mondo. Il paese che ne esce meglio, con 88 punti su 100, è la Danimarca, passata davanti alla Nuova Zelanda, prima nel 2017, con 87. La Svizzera rimane terza con 85 punti, a pari merito con Finlandia, Svezia e Singapore. Seguono Norvegia (84) e Paesi Bassi (82). L'Italia è 53esima, con 52 punti. Agli ultimi posti continuano a figurare Sud Sudan (13), Siria (13) e Somalia (10).

La sezione svizzera di Transparency, organizzazione che lotta contro la corruzione nel mondo, "ribadisce" tuttavia "una triste constatazione: nessun paese, nemmeno la Svizzera, può inorgoglirsi di un settore pubblico esente" da questa piaga. "Anche gli Stati meglio classificati sono ancora lungi dall'essere impeccabili": sotto certi aspetti - scrive - la Svizzera si situa infatti ad oltre il 20% dai voti massimi".

Come si valuta la corruzione

Il CPI - rammenta Transparency - indica la corruzione del settore pubblico in base a una valutazione fatta, appoggiandosi su 13 inchieste, da esperti provenienti, in particolare, dal mondo scientifico ed economico. Ma non considera la sua percezione fra la popolazione e neppure i problemi di corruzione riscontrati nel settore privato o in altri ambienti. Ora, "è proprio in questi settori che la Svizzera affronta le maggiori difficoltà". "La buona classifica occupata regolarmente dalla Svizzera nulla toglie all'urgenza dei cantieri che le restano da trattare", afferma Martin Hilti, direttore della sezione elvetica, citato nella nota.

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