Guerra in UcrainaLa Svizzera torna nel Paese per fornire aiuti umanitari
misc, ats
17.4.2022 - 11:51
Oltre 400'000 persone sfollate a causa della guerra si trovano Leopoli e dintorni: l'aiuto umanitario fornito dalla Svizzera si concentra anche sulla creazione di una base logistica per le consegne di cibo.
Keystone
La Svizzera torna in Ucraina: dopo aver lasciato Kiev lo scorso 28 febbraio, pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione russa, la Confederazione è di nuovo presente nel Paese con un ufficio della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) a Leopoli.
Keystone-SDA, misc, ats
17.04.2022, 11:51
17.04.2022, 12:05
SDA
Pierre-Alain Eltschinger, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato all'agenzia Keystone-ATS una notizia pubblicata oggi sul settimanale romando «Le Matin Dimanche».
Dal momento che la situazione nell'Ucraina occidentale è più stabile, undici dipendenti della DSC – l'agenzia del DFAE preposta alla cooperazione internazionale – sono presenti da lunedì a Leopoli, nell'ovest dell'Ucraina, in spazi affittati dalla Confederazione.
Prima il personale si trovava al confine
La Svizzera fornisce aiuti umanitari in Ucraina già dallo scorso 27 febbraio, ha spiegato sulle colonne del domenicale Manuel Bessler, Delegato per l'aiuto umanitario e Capo del Corpo Svizzero d'Aiuto Umanitario (CSA). Finora il personale si trovava in Polonia, a ridosso del confine, e nella Repubblica di Moldova.
Per essere in grado di aiutare in modo efficiente, si dovrebbe essere il più vicino possibile alla popolazione colpita, ha detto Bessler, ricordando però che nelle scorse settimane c'erano importanti questioni legate alla sicurezza da prendere in considerazione.
Stando a Etschinger, a Leopoli e dintorni c'è un gran bisogno di aiuto. Oltre 400'000 persone sfollate a causa della guerra si trovano nella regione: l'aiuto umanitario fornito dalla Svizzera si concentra in particolare sul ripristino dell'approvvigionamento idrico, sul sostegno agli ospedali locali – soprattutto nel settore della salute mentale – e sulla creazione di una base logistica per le consegne di cibo.
Negli scorsi giorni il DFAE aveva comunicato che una riapertura dell'ambasciata a Kiev non è attualmente in programma.