ElezioniI candidati alle federali pronti a spendere decine di migliaia di franchi
su, ats
7.9.2023 - 18:17
I principali partiti sborseranno diversi milioni di franchi per le elezioni federali del prossimo 22 ottobre e alcuni candidati svariate decine di migliaia di franchi per un seggio sotto il «Cupolone».
su, ats
07.09.2023, 18:17
SDA
Custodito finora come un segreto inviolabile, il finanziamento ai partiti è diventato più trasparente grazie alle nuove disposizioni che, per la prima volta, obbligano partiti, candidati e organizzazioni a rendere note le somme ricevute o concesse.
Il termine per notificare al Controllo federale delle finanze (CDF) i budget superiori a 50 mila franchi e le donazioni superiori a 15 mila è scaduto oggi, giovedì. Il CDF ha ancora due settimane per elaborare le notifiche.
Le cifre di quattro partiti sono già note
Le cifre di quattro partiti sono già note. L'Alleanza del Centro ha annunciato di avere a disposizione 2,1 milioni, il PS 1,7 milioni, mentre i Verdi intendono dedicare alla loro campagna 1,3 milioni. Minuscolo, se paragonato alle maggiori formazioni politiche, il budget del Partito evangelico: 275 mila franchi.
Frattanto sono state pubblicate anche le cifre di due organizzazioni nazionali. La Federazione dell'albergheria e della ristorazione svizzera (GastroSuisse) sosterrà 160 candidati, per lo più del campo «borghese», mettendo sulla tavola 315 mila franchi. L'Associazione svizzera dei banchieri ha annunciato che verserà 51 mila franchi a PLR, UDC, Centro e al Partito verde liberale a sostegno della piazza finanziaria.
Dei 5920 candidati al Consiglio nazionale, circa 40 hanno annunciato disponibilità superiori a 50 mila franchi. E per circa la metà, i mezzi per farsi eleggere, o rieleggere, superano gli 80 mila franchi. La metà degli annunci è giunta finora dai candidati del PLR. Quest'ultimi, specie se abitano in cantoni urbani, hanno in media a disposizione budget personali più elevati.
Anche diversi candidati dell'UDC e del Centro sono intenzionati a sborsare parecchio denaro per poter fare politica a livello nazionale. Poche finora le informazioni fornite dal campo rosso-verde.
Il consigliere nazionale più giovane ha 280.000 franchi
Il consigliere nazionale più giovane, Andri Silberschmidt (PLR/ZH), che si ripresenta, si distingue da tutti gli altri: pur non avendo dichiarato oboli importanti, dispone pur sempre di un «tesoretto» di 280 mila franchi. Circa 300 persone – quasi la metà del suo comitato di sostegno – hanno contribuito alla campagna. Di tasca propria non ci ha messo nemmeno un centesimo, secondo quanto affermato dal diretto interessato al portale blick.ch.
Tra i nuovi volti che aspirano a un seggio, vi è anche un altro candidato del PLR ad aver annunciato un budget consistente; si tratta della zurighese Bettina Balmer che avrà a disposizione la somma non disprezzabile di 220 mila franchi, di cui 45 mila attinti dalle sue finanze e 50 mila generosamente offerti dalla Società medica di Zurigo.
Le donazioni di oltre 15 mila franchi da parte di non candidati si contano sulle dita di una mano. Quasi tutti i candidati con un budget superiore a 50 mila franchi hanno dato fondo alle rispettive finanze, con somme che arrivano a 70 mila franchi – è il caso dell'imprenditore Marcel Dobler (PLR/SG). In media, però, le somme attinte dal borsellino, il proprio, si aggirano intorno ai 20 mila franchi.
Da Blocher ben 550.000 franchi
Tra l'altro è noto l'importo approssimativo versato dal decano dell'UDC, l'imprenditore miliardario ed ex consigliere federale Christoph Blocher, a sostegno del suo partito: 550 mila franchi, come rivelato alla televisione svizzero tedesca dallo stesso Blocher.
I bilanci per le elezioni federali e, in futuro, per i referendum devono essere annunciati in anticipo. Seguirà un resoconto finale. Il parlamento aveva fissato la soglia per gli annunci a 50 mila franchi. Per quanto riguarda il Consiglio degli Stati, solo i candidati eletti dovranno presentare un rendiconto.
Il CDF dovrà verificare se i partiti e i politici hanno comunicato in modo corretto e completo le somme utilizzate. Potrà verificare a campione se i dati sono veritieri. Le violazioni delle norme sulla trasparenza saranno segnalate alle autorità giudiziarie. I trasgressori saranno passibili di una multa di 40 mila franchi, abbastanza da scoraggiare chiunque dovesse tentare di fare il furbo.