C'è molta attesa per le decisioni che il Consiglio federale è chiamato a prendere oggi per contrastare l'avanzata della pandemia di Covid-19 in Svizzera. Sul tavolo, oltre ai provvedimenti messi in consultazione con i cantoni la settimana scorsa, vi sarebbero misure ancora più drastiche, come la chiusura dei negozi e l'obbligo del telelavoro.
Le misure messe in consultazione mercoledì scorso, in particolare la proroga delle chiusure di bar, ristoranti, luoghi culturali, sportivi e ricreativi fino a fine febbraio, hanno riscontrato non poche reticenze, da parte di alcuni cantoni, dagli ambienti vicini all'economia e in particolare dal partito populista dell'UDC.
La situazione epidemiologica però rimane molto tesa, e come affermato dal consigliere federale Alain Berset lunedì in conferenza stampa, servono misure più forti per contrastare la diffusione del virus.
A preoccupare particolarmente sono le versioni mutate del virus che hanno iniziato a circolare in Svizzera e che sono molto più facilmente trasmissibili. Gli esperti prendono il caso esemplare della stazione sciistica di Wengen, dove un solo turista britannico, poi scoperto positivo alla variante inglese, ha portato il virus in un hotel, dove si sono contagiate 28 persone. Nel paese di circa 1'200 abitanti in due settimane il virus ha così colpito quasi 70 persone.
Quattro morti in Ticino
Nelle ultime 24 ore il Ticino sono stati registrati altri 4 decessi, di cui uno in una casa per anziani. In totale da inizio pandemia le persone morte a causa del virus sono 860 (360 in casa di riposo).
Nel canton Grigioni sono stati registrati 52 casi di contagi supplementari. Non viene invece segnalato nessun nuovo decesso,
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