Confederazione e Cantoni lanciano una nuova offensiva per promuovere la vaccinazione. Da lunedì prossimo si terrà la Settimana nazionale di vaccinazione con lo slogan «Superiamo insieme la pandemia». Per facilitare l'accesso al siero saranno operative unità mobili e consulenti saranno a disposizione di chi vuole maggiori informazioni.
La settimana di vaccinazione dall'8 al 14 novembre ha lo scopo di informare il maggior numero possibile di persone sui vantaggi dell'immunizzazione per i singoli e l'intera società. I cantoni e numerose associazioni hanno in programma manifestazioni a livello locale con servizi di consulenza e offerte vaccinali, come ad esempio una «notte della vaccinazione» o una diretta streaming con esperti.
L'informazione sarà «chiara, plurilingue e basata su dati attendibili sulla vaccinazione» e verterà in particolare sull'efficacia, la sicurezza e gli effetti collaterali dei vaccini, i rischi legati un'infezione da coronavirus e le possibilità di vaccinazione, precisa in Consiglio federale in un comunicato.
Per l'occasione oltre 80 personalità del mondo dello sport, della cultura, dell'economia e della politica prenderanno posizione a favore dell'iniziativa in una serie di inserzioni.
È previsto anche un tour con una vasta offerta di informazioni e una serie di concerti che farà tappa in varie città dopo l'avvio ufficiale del presidente della Confederazione Guy Parmelin, l’8 novembre sulla Piazza federale di Berna.
Il numero di spettatori è limitato a 500, i concerti si terranno all'aperto e non sarà necessario il certificato COVID. Sul sito Internet settimanavaccinazione.ch sono disponibili informazioni sulla campagna, sulla vaccinazione e link alle manifestazioni previste nei Cantoni.
Numerose unità mobili di consulenza e vaccinazione
Durante la settimana di vaccinazione e in quelle successive saranno operative numerose unità mobili di consulenza e vaccinazione. La cifra esatta non è ancora nota, dato che non tutti i Cantoni hanno ancora presentato i loro programmi.
La nuova offensiva costerà alla Confederazione 96 milioni di franchi. A titolo di paragone il Consiglio federale ricorda che i test gratuiti per i certificati COVID verrebbero a costare circa 50 milioni di franchi alla settimana. Con un'alta copertura vaccinale in media si potrebbero evitare un ricovero in ospedale ogni 50 vaccinazioni e uno in terapia intensiva ogni 150.
Inoltre si possono evitare nuovi lockdown che causerebbero perdite ingenti, in particolar modo nella ristorazione, nel settore alberghiero, nei centri fitness e nell'industria dell'intrattenimento.
L'attuale tasso di vaccinazione è troppo basso
L'attuale tasso di vaccinazione in Svizzera - 73% delle persone a partire dai 12 anni - è troppo basso, ribadisce il governo aggiungendo che «soltanto un tasso di vaccinazione significativamente più alto permette di garantire alla popolazione un'immunizzazione sufficiente e una protezione contro un decorso grave della malattia e di evitare un sovraccarico del sistema sanitario».
Per dalla variante Delta e senza includere le persone guarite, i vaccinati dovrebbero raggiungere il 93% della popolazione over 65 anni e l’80% nella fascia di età 18-65 anni.
Dopo una diminuzione dei casi, nelle ultime settimane la tendenza si è di nuovo invertita come era prevedibile visto il calo delle temperature, la fine delle vacanze autunnali, la copertura immunitaria ancora insufficiente e la variante Delta, molto più contagiosa.
Al momento non è possibile affermare in modo attendibile in che misura e con che velocità aumenteranno i ricoveri nelle prossime settimane. Il numero crescente di casi si ripercuoterà probabilmente con effetto ritardato sui ricoveri ospedalieri e sulle capacità nelle unità di terapia intensiva, conclude il Consiglio federale.
La situazione in Svizzera
In Svizzera, nelle ultime 24 ore, sono letteralemente scoppiati i nuovi casi di Covid: sono infatti ben 2607, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Cinque nuovi decessi sono stati segnalati. 57 persone sono state ricoverate in ospedale.
Nelle ultime 24 ore si segnalano quasi 150 casi di Covid-19 tra Ticino e Grigioni, ma è soprattutto in quest'ultimo cantone che sta aumentando in modo vertiginoso il numero delle infezioni.