Il barometro elettorale SSR Federali: UDC e PS in crescita, mentre Centro e PLR lottano per il terzo posto

mp, ats

11.10.2023 - 17:01

L'Alleanza del Centro potrebbe superare il PLR in termini percentuali alle elezioni per il Consiglio nazionale
L'Alleanza del Centro potrebbe superare il PLR in termini percentuali alle elezioni per il Consiglio nazionale
Keystone

Si conferma una lotta serrata tra l'Alleanza del Centro e il PLR per aggiudicarsi il terzo posto alle imminenti elezioni federali del 22 ottobre. L'UDC, che rimane il primo partito svizzero, risulta in crescita, così come il PS, mentre i Verdi sono in forte calo.

È quanto emerge anche dall'ultimo sondaggio della SSR, condotto tra il 22 settembre e il 5 ottobre e reso noto quest'oggi.

Stando al barometro elettorale, il Centro ha raggiunto una quota pari al 14,3% dei voti, superando di misura il PLR, attualmente fermo al 14,1%.

Alle elezioni del 2019, l'allora PPD – insieme al Partito borghese democratico (PBD) – si era aggiudicato il 13,8% dei voti, mentre il PLR il 15,1%. Rispetto invece allo scorso sondaggio, pubblicato nel mese di settembre, entrambi i partiti perderebbero 0,5 punti percentuali.

Verdi in calo, UDC e PS in crescita

Stando all'indagine, i Verdi calano di 3,5 punti percentuali rispetto alle ultime elezioni federali (-1,0 rispetto a settembre), attestandosi al 9,7%, mentre i Verdi liberali raggiungono quota 6,8% (-1,0 in confronto al 2019).

Nel frattempo l'UDC, che era sceso al 25,6% quattro anni fa, ha registrato un ulteriore incremento di 0,5 punti percentuali rispetto a settembre, raggiungendo così quota 28,1% e confermandosi in vetta alla graduatoria.

Il PS mantiene invece la seconda posizione con il 18,3%, che si traduce in una crescita (+1,0) rispetto all'ultima indagine e in una progressione di 1,5 punti percentuali in confronto alle elezioni del 2019.

La progressione dei democentristi e il calo degli ecologisti fa supporre uno spostamento a destra del Parlamento. Tuttavia, tale spostamento dovrebbe essere attenuato dall'avanzata dei socialisti e dalla leggera flessione dei liberali-radicali.

Cassa malati al centro delle preoccupazioni

Il barometro pubblicato dalla SSR ha messo anche in evidenza le preoccupazioni della popolazione. Al primo posto ci sono sempre i costi dell'assicurazione sanitaria.

Per il 51% dell'elettorato (39% in settembre), l'onere dei premi di cassa malati rappresenta la sfida politica principale da affrontare, superando così il tema legato al cambiamento climatico (36%) che, nel 2019 e fino allo scorso luglio, figurava tra le inquietudini maggiori degli aventi diritto di voto.

Si conferma invece al terzo posto, ma in leggera crescita, la questione dell'immigrazione (35%). Seguono a ruota la sicurezza sociale (26%), nonché la riforma della previdenza vecchiaia e l'approvvigionamento energetico (entrambe al 22%).

Al contrario la disoccupazione, come pure la parità di genere e le imposte e le spese federali, sono tutti temi che preoccupano relativamente poco gli svizzeri. Stando al sondaggio, infatti, solo un'esigua percentuale (compresa tra il 3% e il 8%) degli intervistati li considera sfide politiche importanti da affrontare.

Alain Berset il più influente

Sempre secondo il sondaggio della SSR, il presidente della Confederazione Alain Berset (PS), il quale lascerà l'esecutivo a fine anno, è risultato essere ancora il consigliere federale più autorevole.

Quasi due terzi degli intervistati (65%) ritiene che il friburghese sia il membro più influente in seno al Governo. Ad aggiudicarsi il secondo posto (con il 56%) è stata la «ministra» delle finanze Karin Keller-Sutter (PLR), che è in leggero rialzo rispetto al sondaggio pubblicato a settembre, riconfermando la sua posizione in classifica.

Seguono il capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), Albert Rösti (UDC), e la consigliera federale vallesana Viola Amherd (Centro).

Agli ultimi posti della graduatoria dei consiglieri federali più influenti si inseriscono il «ministro» dell'economia Guy Parmelin (UDC) nonché il malcantonese Ignazio Cassis (PLR).

Fanalino di coda è dunque la neoeletta Elisabeth Baume-Schneider (PS), a capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e membro dell'esecutivo da gennaio. Il 64% degli intervistati considera la giurassiana poco influente.

Nel sondaggio è stato inoltre chiesto agli elettori di valutare i consiglieri federali in base al criterio della simpatia. In testa a questa classifica troviamo la «ministra» della difesa Viola Amherd, seguita a ruota da Alain Berset. Il ticinese Ignazio Cassis rimane all'ultimo rango della classifica.

L'indagine online è stata realizzata tramite un panel di ricerca dell'istituto Sotomo e con l'ausilio delle piattaforme della SSR. Al sondaggio hanno preso parte 31'850 utenti aventi diritto di voto (915 nella Svizzera italiana, 4'661 nella Svizzera francese e 26'274 nella Svizzera tedesca). Il margine di errore è +/- 1-2 punti percentuali.

mp, ats