Vincent Ducrot ha preso oggi – nel bel mezzo della crisi del coronavirus – le redini delle Ferrovie federali svizzere (FFS). Il 57enne friburghese succede ad Andreas Meyer, che ieri aveva lasciato la carica dopo oltre tredici anni.
«Assumo il mio nuovo ruolo in un momento molto impegnativo per tutti», ha affermato davanti ai media Ducrot, il cui primo compito sarà quello di traghettare le FFS e i trasporti pubblici ferroviari fuori dall'attuale crisi.
Esprimendo grande rispetto e gratitudine per l'impegno profuso dai collaboratori in questo difficile frangente, egli ha indicato che nelle prossime settimane le FFS e i trasporti pubblici avranno l'importante responsabilità di garantire l'esercizio ferroviario e l'offerta di base per la popolazione e l'economia. In questo contesto le FFS compiono grandi sforzi in termini di pulizia: «oggigiorno non si rischia di più che andando a fare la spesa», ha sostenuto in relazione al pericolo di contrarre il coronavirus.
Al contempo «dobbiamo anche prepararci a ristabilire l'esercizio in modo ordinato al termine della crisi», ha spiegato Ducrot aggiungendo che ciò avverrà «in due, massimo tre fasi». Normalmente le FFS hanno sei mesi di tempo per un cambio d'orario, stavolta avranno a disposizione due o tre settimane.
A suo modo di vedere dopo la crisi la gente sarà stufa di stare in casa e tornerà a viaggiare. Le Ferrovie federali hanno notato che già ora gli spostamenti sono nuovamente aumentati, soprattutto negli agglomerati. Bisognerà poi tenere sotto stretta sorveglianza anche gli effetti a medio termine di questa crisi per le FFS, il settore pubblico e i clienti, ha aggiunto Ducrot.
«Passare il testimone a un nuovo CEO è sempre un momento speciale. E lo è ancor di più in una situazione di crisi», ha affermato da parte sua la presidente del Consiglio d'amministrazione Monika Ribar, citata in un comunicato.
La figura di Ducrot è positiva per le FFS e i trasporti pubblici: ad assumere la direzione dell'azienda – viene ricordato nella nota – è infatti un manager di grande esperienza, molto ben inserito nel settore dei trasporti pubblici e nel mondo politico e con buone relazioni con i partner sociali. Il 57enne ha già lavorato per le FFS tra il 1993 e il 2011, quindi è stato direttore generale dei Trasporti pubblici friburghesi (TPF) fino all'anno scorso.
Presso le Ferrovie federali Ducrot sarà confrontato a diversi problemi, dalla mancanza di macchinisti e materiale rotabile alla puntualità. A proposito di quest'ultima ha indicato che sta discutendo con la direzione come migliorarla e che informerà in merito in estate. Quanto ai lavori alla galleria di base del Ceneri, è ancora troppo presto per sapere quando il cantiere potrà essere riaperto.
Anche le perdite legate alla crisi del coronavirus non possono ancora essere quantificate. Le FFS hanno ridotto del 25% la propria capacità, a fronte di un calo dei passeggeri dell'80-90%. «Ci sono conseguenze se a un'impresa viene a mancare il 90% della clientela». Le Ferrovie federali hanno richiesto il lavoro ridotto e sono in attesa di una risposta, ha spiegato Ducrrot.
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