Elezioni Nel nuovo Governo ginevrino ritorna Pierre Maudet

hm, ats

30.4.2023 - 15:30

Un vincitore è sicuramente lui: Pierre Maudet.
Un vincitore è sicuramente lui: Pierre Maudet.
Keystone

Tre esponenti della sinistra, tre del centro-destra e per il settimo seggio un ritorno che non mancherà di far discutere, quello di Pierre Maudet: si presenta così il nuovo consiglio di stato ginevrino in base ai risultati definitivi del secondo turno delle elezioni.

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Al primo posto figura Nathalie Fontanet (PLR), con 70'628 voti; seguono Anne Hiltpold (PLR, 58'487), Thierry Apothéloz (PS, 57'369), Antonio Hodgers (Verdi, 52'950), Delphine Bachmann (Centro, 51'379), Pierre Maudet (Libertés et Justice Sociale, LJS, 48'345) e Carole Anne Kast (PS, 47'956).

Non è stata quindi riconfermata Fabienne Fischer, giunta solo ottava con 47'104 schede. L'esponente dei Verdi era uno dei quattro membri dell'esecutivo che si ripresentavano: gli altri tre - Fontanet, Apothéloz e Hodgers - sono stati facilmente rieletti.

Esce dal governo anche il Mouvement citoyens genevois (MCG), che ha fatto della preferenza indigena la pietra angolare della sua azione politica: chiamato a sostituire Mauro Poggia, che non si ripresentava, il candidato Philippe Morel è arrivato solo nono con 42'006 voti. Seguono staccatissimi gli indipendenti Philippe Oberson (12'988) e Olivier Pahud (11'202), giunti già rispettivamente penultimo e ultimo al primo turno, ma che avevano voluto rimanere in lizza.

La destra puntava alla maggioranza nella stanza dei bottoni

La destra cercava di ottenere la maggioranza nella stanza dei bottoni e per farlo aveva proposto un'inedita alleanza fra due esponenti del PLR e uno ciascuno di Centro, UDC e MCG. Di fronte aveva l'alleanza rosso-verde, con due PS e due ecologisti.

Il risultato appare essere di parità fra i due schieramenti contendenti, proprio per l'arrivo di Maudet, che fungerà così da ago della bilancia nella prossima legislatura: esponente del PLR era stato estromesso dal partito e dal governo nel 2021, in seguito alla crisi politica legata a un controverso viaggio ad Abu Dhabi.

Con il suo movimento LJS ha ottenuto un risultato ragguardevole anche in Gran Consiglio, incassando in un solo colpo 10 mandati, in un parlamento (di 100 seggi) che ha un'elevata soglia di sbarramento, pari al 7%.

Dopo l'estromissione di Maudet il consiglio di stato si era spostato a sinistra, con due PS e due Verdi. Ora il pendolo torna verso l'altra direzione.

L'interesse dei cittadini per questa elezione è rimasto comunque assai limitato: la partecipazione si è attestata al 42%, solo di poco superiore a quella del 37% raggiunta al primo turno, il 3 aprile.