Sessione Dal Nazionale oltre un miliardo per le FFS. Ecco tutte le altre decisioni 

mp, ats

12.12.2023 - 15:34

Nella sua seduta odierna, il Consiglio nazionale ha trattato molti temi. In particolare ha accordato un contributo alle FFS di 1,15 miliardi. Ecco riassunte le altre decisioni prese oggi, martedì, dalla Camera del popolo.

Il socialista ticinese Bruno Storni, si rivolge alla Camera bassa per sostenere il versamento di 1,15 miliardi alle FFS, osteggiato siolo dall'UDC.
Il socialista ticinese Bruno Storni, si rivolge alla Camera bassa per sostenere il versamento di 1,15 miliardi alle FFS, osteggiato siolo dall'UDC.
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Keystone-SDA, mp, ats

- LEGGE SULLE FFS: approvata, con 126 voti contro 65, una revisione della Legge federale sulle Ferrovie federali svizzere (LFFS).

Per ridurne l'indebitamento e agevolarne le attività di investimento, la Confederazione deve versare alle FFS un contributo unico di 1,15 miliardi di franchi. Il dossier passa agli Stati.

- ACCORDO CON L'INDONESIA: approvato – con 125 voti contro 62 e 8 astenuti – l'Accordo bilaterale tra la Svizzera e l'Indonesia sulla promozione e la protezione reciproca degli investimenti (APPI), che colma una lacuna esistente dal 2016, ossia da quando il precedente è scaduto.

Secondo la Camera del popolo, esso fornisce protezione contro i rischi politici in cui incorrono gli investimenti elvetici in Indonesia, una delle destinazioni più importanti per gli investimenti diretti di Berna in Asia. Gli Stati avevano fatto altrettanto in settembre.

- MOLESTIE SUL LAVORO: deciso di rinviare al Consiglio federale per ulteriori approfondimenti la Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) sull'eliminazione della violenza e delle molestie sul lavoro.

- DIRITTO DI LOCAZIONE: adottato – con 130 voti contro 61 e 3 astenuti – una mozione del «senatore» Stefan Engler (Centro/GR), che chiede, a fronte degli aumenti del tasso d'interesse ipotecario di riferimento, di chiarire il reddito netto ammissibile per gli immobili residenziali e commerciali. Gli Stati avevano fatto altrettanto in settembre.

- RELAZIONI CON COREA DEL SUD: adottato all'unanimità una mozione della sua Commissione di politica estera con la quale si chiede che l'accordo di libero scambio tra l'AELS e la Corea del Sud debba essere attualizzato. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi.

- MISURE ECONOMICHE ESTERNE: accolto – con 95 voti contro 89 e 1 astenuto – un postulato della sua Commissione di politica estera che incarica il Consiglio federale di esaminare le possibilità di modificare la legge federale sulle misure economiche esterne in modo tale da definire principi materiali e procedurali, nonché principi relativi all'avvio di negoziati e alla conclusione di accordi, e di renderne conto in un rapporto.

- MUNIZIONE PER TIRATORI: approvato – con 112 voti contro 77 e 1 astenuto – una mozione del «senatore» Werner Salzmann (UDC/BE) che chiede al Consiglio federale di non aumentare il prezzo delle cartucce per il fucile d'assalto 57. Al voto e contro il parere della sua commissione preparatoria e del Consiglio federale, i partiti borghesi l'hanno spuntata;

- SPIE RUSSE E SPIE STRANIERE: deciso che la Svizzera dovrebbe espellere sistematicamente le spie straniere che mettono in pericolo la sua sicurezza interna o esterna. La Camera del popolo ha adottato – con 103 voti favorevoli, 74 contrari e 19 astensioni – una mozione in tal senso della sua Commissione di politica estera. Gli Stati devono ancora pronunciarsi;

- ACQUISTO DI ARMAMENTI: bocciato – con 95 contro 88 e 5 astenuti – un postulato della sua Commissione della gestione che chiedeva, nell'ambito dei futuri acquisti di armamenti, di migliorare la procedura di valutazione e mantenere un margine di manovra politico fino alla scelta del modello;

- GRUPPI RADICALI VIOLENTI: adottato – con 101 voti contro 92 e 1 astenuto – un postulato di Fabian Molina (PS/ZH) con il quale si chiede di elaborare un rapporto esaustivo sulla diffusione e sul potenziale di pericolo di gruppi complottisti radicali in Svizzera.

In particolare, il Consiglio federale dovrà presentare statistiche sui gruppi violenti di estrema destra, razzisti e antisemiti. Inoltre il Governo dovrà illustrare le misure per lottare in modo mirato e globale contro la diffusione di questi gruppi e delle loro ideologie;

- SMINAMENTO UMANITARIO IN UCRAINA: adottato – con 129 voti contro 65 – una mozione del gruppo socialista che incarica il Consiglio federale di affidare al DDPS il compito di preparare un programma internazionale per la rimozione delle mine e delle munizioni inesplose in Ucraina, in stretta collaborazione con le organizzazioni umanitarie di sminamento che operano nel Paese colpito dalla guerra e di fornire un sostanziale sostegno finanziario, materiale e di personale per la sua attuazione. Gli Stati devono ancora pronunciarsi.

- PROTEZIONE BENI CULTURALI: adottato – con 99 voti contro 93 e 2 astenuti – un postulato di Maja Riniker (PLR/AG) che chiede al Consiglio federale delle risposte per meglio proteggere i beni culturali in Svizzera.

La liberale-radicale argoviese si è chiesta se la Confederazione sia sufficientemente difesa in caso di minaccia di grande ampiezza di origine naturale o sociale o in caso di conflitti. Al voto la sinistra ha sostenuto il testo della consigliera nazionale del PLR.

Ordine del giorno di mercoledì 12 dicembre (08.00-13.00):

L'ASSEMBLEA FEDERALE, cioè le Camere riunite, mercoledì seguiranno il seguente programma:

- Elezione dei membri del Consiglio federale per la legislatura 2023-2027;

- Elezione del Cancelliere della Confederazione per il nuovo periodo amministrativo;

- Elezioni della presidente della Confederazione e della vicepresidente del Consiglio federale per il 2024.