Carenza di alloggi Il PLR vuole facilitare ai proprietari le disdette dei contratti d'affitto

Di Stefan Michel

6.3.2023

Non tutti si trasferiscono volontariamente. I proprietari regolarmente rescindono i contratti di locazione a causa di un progetto di conversione o perché dichiarano di aver bisogno dell'immobile.
Non tutti si trasferiscono volontariamente. I proprietari regolarmente rescindono i contratti di locazione a causa di un progetto di conversione o perché dichiarano di aver bisogno dell'immobile.
Keystone

Fuori gli inquilini, dentro i rifugiati: un progetto che sta alimentando le discussioni in Svizzera. Per i proprietari di casa è prassi comune rescindere i contratti di locazione a causa di ristrutturazioni o di esigenze personali. E ora il PLR vuole ridurre gli ostacoli.

Di Stefan Michel

Ha fatto notizia negli ultimi giorni la questione degli inquilini che sono stati sfrattati dai loro appartamenti per permettere ai rifugiati di trasferirvisi. Nel caso di Windisch, nel Canton Argovia, si è scoperto che è stato il proprietario privato a dare l'avviso ai suoi inquilini perché intende demolire l'immobile.

Forse però ci si dimentica che in Svizzera i contratti di locazione vengono costantemente disdetti dai proprietari. Ma né l'Associazione svizzera degli inquilini (ASI) né l'Ufficio federale delle abitazioni sono in grado di quantificare la frequenza di questo fenomeno.

Un'indicazione viene però fornita da un'indagine condotta dalla città di Zurigo nel 2015, in cui il 10% dei 1955 intervistati ha dichiarato che il loro ultimo contratto d'affitto era stato disdetto dai proprietari. Più della metà di loro ha perso l'appartamento a causa della ristrutturazione o della demolizione dell'immobile, mentre il 20% per esigenze proprie del proprietario.

L'uso personale viene concesso se il proprietario o un parente stretto vuole trasferirsi nell'appartamento o nella casa. Se il proprietario è in grado di giustificare il motivo per cui lei o il familiare ha urgentemente bisogno dello spazio abitativo, la disdetta è legale.

Il PLR vuole facilitare le disdette per uso proprio

Le regole per la disdetta degli alloggi di proprietà saranno discusse dal Consiglio nazionale domani, martedì. Christa Markwalder (PLR/BE) ha presentato una mozione che è stata poi ripresa dal suo collega di gruppo parlamentare Giovanni Merlini (PLR/TI).

La mozione parlamentare chiede due cose: l'allentamento delle condizioni che si applicano per il riconoscimento dell'urgenza del bisogno proprio, giudicate «troppo rigide». Una sentenza del Tribunale federale specifica che l'urgenza del bisogno del proprietario deve essere «grave, concreta e attuale». La mozione vuole abbassare gli ostacoli in modo che i proprietari possano disdire più facilmente i contratti di locazione.

La seconda richiesta riguarda l'iter legale che spesso segue le cessazioni personali. Questa deve essere semplificata e accelerata, in modo che possa essere completata entro «pochi mesi». Attualmente ci vogliono fino a quattro anni prima che i proprietari possano rientrare in possesso della loro proprietà.

Questo perché gli inquilini possono impugnare la disdetta fino al Tribunale federale. Anche se un'istanza dopo l'altra riconosce l'urgenza del bisogno dell'inquilino, questo non abbrevia la procedura. Si tratta di una contraddizione quando l'urgenza viene confermata.

Carlo Sommaruga: «Molte disdette di uso proprio sono abusive»

Il consigliere agli Stati Carlo Sommaruga (PS/GE), che è anche presidente dell'ASI, ha una visione diversa delle disdette di locazione per uso proprio. «Continuiamo a scoprire che dopo che gli inquilini si sono trasferiti il nipote o il cugino non ha più bisogno dell'appartamento. Viene quindi affittato a un prezzo più elevato».

Per Sommaruga è difficile lottare contro le disdette dei contratti di locazione a uso abitativo. Non è in grado di dire quanto spesso i contratti di locazione vengano rescissi in questo modo. «Ma ogni volta che gli alloggi scarseggiano, ci sono più casi di questo tipo nella consulenza dell'ASI».

La mozione Merlini (Markwalder) sarà la terza proposta di legge sugli affitti a essere discussa domani, 7 marzo. Il Consiglio federale raccomanda al Parlamento di respingerle. La sua giustificazione: la prassi giurisprudenziale si è dimostrata valida e l'intervento legislativo non è giustificato. Inoltre, il Consiglio federale non vede alcun motivo per intervenire nell'equilibrio tra proprietari e inquilini.

Ancor prima delle regole per le cessazioni per uso personale, il Consiglio nazionale sta discutendo una mozione che vuole evitare le sublocazioni abusive e un'altra che esige che gli aumenti del canone d'affitto non debbano più essere firmati a mano dal locatore.