Votazioni 25 novembre Iniziativa UDC: al via campagna per il "sì"

ATS

2.10.2018 - 13:50

Il presidente dell'UDC Albert Rösti durante la conferenza stampa a Berna
Il presidente dell'UDC Albert Rösti durante la conferenza stampa a Berna
Source: Keystone/ANTHONY ANEX

In caso di conflitto il diritto svizzero deve prevalere su quello internazionale.

È questo il punto centrale espresso oggi per il via alla campagna in favore dell'iniziativa UDC "Il diritto svizzero anziché giudici stranieri", detta anche "per l'autodeterminazione", in votazione il 25 novembre.

Secondo i fautori del testo, si tratta di difendere l'unicità della democrazia diretta svizzera, che permette ai cittadini di avere sempre l'ultima parola. Questa particolarità sarebbe infatti messa in pericolo dai sempre più frequenti trattati e accordi internazionali, che porterebbero politici e tribunali elvetici ad applicare solo parzialmente - o addirittura a non applicare - le decisioni popolari.

"La nostra autodeterminazione è unica al mondo, ci distingue da chiunque altro", ha sottolineato il presidente democentrista Albert Rösti ai media a Berna. La democrazia diretta "per i partiti significa non avere sempre la meglio, anche per noi dell'UDC, ed è giusto così", ha aggiunto.

Il comitato dell'iniziativa cita come esempio di ingerenza esterna l'atteggiamento di alcuni criminali condannati, che invocano il diritto internazionale per non essere rinviati nel loro Paese d'origine. Lo stesso accordo sulla libera circolazione impedirebbe alla Confederazione di condurre la politica migratoria voluta dai cittadini.

In Svizzera, con lo strumento delle iniziative popolari e la democrazia diretta, è il popolo che decide, ha detto il consigliere agli Stati Thomas Minder (indipendente/SH). "Non sono il legislativo, il governo, i giudici, i funzionari, i politici, i diplomatici o l'amministrazione a decidere cosa compare nella Costituzione. Solo i cittadini", ha affermato.

Per rendere più chiari e colorati i suoi concetti, Minder ha impugnato una recente edizione del famoso fumetto "Globi", che parla proprio di democrazia. "Evidentemente nel Paese ci si preoccupa dello stato della democrazia e si tenta di spiegare le basi ai bambini", ha dichiarato scherzosamente.

Il testo presentato oggi vuole chiarire i rapporti e rafforzare la certezza del diritto. La Costituzione deve essere la fonte dominante del diritto elvetico e in caso di conflitto deve prevalere su quello internazionale, sempre rispettando alcuni imperativi come i diritti umani.

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