Diritti popolari Iniziative biodiversità e paesaggio riuscite

ATS

23.6.2020 - 14:34

Le due iniziative popolari federali «sorelle» per la biodiversità e il paesaggio hanno ampiamente raccolto le firme necessarie.

Lo indica oggi l'associazione promotrice «Sì alla natura, al paesaggio e alla cultura della costruzione» in un comunicato. I due testi saranno depositati alla Cancelleria federale all'inizio di settembre.

Per ciascuna delle due proposte di modifica costituzionale, in 15 mesi sono state raccolte circa 125'000 sottoscrizioni, ha detto a Keystone-ATS Stefan Kunz, direttore dell'organizzazione Patrimonio svizzero. Per la riuscita di un'iniziativa popolare federale bastano 100'000 firme.

Tra i promotori riuniti in associazione, oltre a Patrimonio svizzero figurano tre altri grandi attori privati della protezione dell'ambiente e del paesaggio nella Confederazione, ossia Pro Natura, BirdLife Svizzera e la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio. Questi sono inoltre sostenuti da altre organizzazioni attive nell'ambito dei trasporti, dell'agricoltura, dell'architettura e della protezione delle Alpi.

«Proprio negli ultimi tre mesi molte persone hanno acquisito la consapevolezza di quanto sia importante proteggere da ulteriori distruzioni la biodiversità, le nostre terre coltivabili di gran valore, i paesaggi svizzeri e la nostra cultura della costruzione», afferma, citato nella nota, Urs Leugger-Eggimann, presidente dell'associazione promotrice e segretario generale di Pro Natura. «Tuttavia i politici e le autorità non sembrano averne percepito l'urgenza. Un segnale forte da parte della popolazione è quindi tanto più importante.»

L'iniziativa ''Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)» esige una quantità sufficiente di superfici e di finanziamenti a favore della natura e intende fissare la tutela del paesaggio e dei beni culturali nella Costituzione federale.

Dal canto suo l'iniziativa «Contro la cementificazione del nostro paesaggio (Iniziativa paesaggio)» intende porre un chiaro freno alla cementificazione delle superfici naturali e dei terreni coltivati all'esterno delle zone edificabili.

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