Politica federale Minacce e insulti: la maggioranza dei parlamentari federali ne è vittima

pab

28.5.2019

Insulti e minacce per molti dei nostri politici federali.
Insulti e minacce per molti dei nostri politici federali.
Keysone / archivio

Secondo un sondaggio della RTS, quasi l'80% degli eletti in Parlamento a Berna si fa insultare regolarmente. Quasi la totalità delle donne subisce ingiurie sessiste. E il 60% dei politici riceve delle minacce. 

Dopo la pubblicazione da parte dell'Ufficio federale di polizia del numero di minacce ricevute nel 2018 da funzionari, giudici e politici, la RTS ha voluto conoscere l'ampiezza del fenomeno sotto la Cupola federale.

E la RTS lo ha fatto mediante un questionario spedito ai membri del Consiglio Nazionale e agli Stati. In totale 124 eletti su 246 hanno risposto, 11 non hanno voluto partecipare. Le cifre si basano quindi su 113 risposte (75 uomini e 38 donne).

Secondo i dati forniti dalla RTS più del 58% delle persone interpellate dice d'aver ricevuto delle minacce più o meno regolarmente, con livelli di gravità diversi. Il 78% dice di essere stato insultato spesso via lettera, email, messaggi sul cellulare o tramite i social media. Con quasi il 66% le donne sembrano più esposte alle minacce che i colleghi maschi, che arrivano al 54%.

La frequenza dei messaggi insultanti e delle minacce varia fortemente. La maggioranza dei sondati dice di riceverne da uno a cinque nell'arco di un anno (38%), mentre il 32% ne è vittima da una a cinque volte al mese. Il 10% addirittura più volte a settimana, mentre il fenomeno non tocca per nulla il 10% delle presone che hanno risposto alla RTS.

Insulti sessisti

Per quel che riguarda gli insulti il 78% dei parlamentari coinvolti dicono di ricevere attacchi a causa del partito nel quale militano (54%) o per le idee che portano avanti (47%).

Gli insulti sessisti toccano di gran lunga di più le donne che gli uomini: quasi l'88% delle elette ne subisce, contro un 5% dei colleghi maschi. Le invettive possono prendere diverse forme, più o meno crude, secondo le testimonianze raccolte dalla RTS: «Too sexy for politics» (troppo sexy per la politica, ndr.), «Frigida e utile solo a indossare un burqa», «veleno biondo», o ancora «le donne a Palazzo sono un incidente».

La differenza tra i generi è accentuata anche nella categoria «insulti a carattere sessuale». Il 40% delle politiche ne è vittima contro solo l'11% dei politici. Questo tipo di messaggio, sottolinea la RTS, può prendere la forma di fotografie pornografiche.

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