Falò delle Alpi Mountain Wilderness Svizzera punta il dito contro Gondosolar

zd, ats

13.8.2022 - 18:50

Attivisti di Mountain Wilderness Svizzera pronti stasera a protestare.
Attivisti di Mountain Wilderness Svizzera pronti stasera a protestare.
Keystone

Nell'ambito dell'azione ambientalista Falò delle Alpi, Mountain Wilderness Svizzera punta il dito contro Gondosolar, il progetto di impianto solare a Gondo, in Vallese, di Alpiq: la svolta energetica è importante, ma non a scapito degli ultimi spazi inutilizzati del paese.

Keystone-SDA, zd, ats

Quest'anno il Moutain Wilderness non utilizzerà né falò né droni, ma invita chiunque sia interessato a venire a bivaccare questa sera sull'Alpjerung ob Gondo, al passo del Sempione, a oltre 2000 metri di altitudine, dove è in fase di realizzazione il grande progetto fotovoltaico denominato Gondosolar.

L'ONG si oppone a questa installazione, che «distrugge un paesaggio caratterizzato dalla calma e dall'assenza di infrastrutture».

Produzione invernale

Gondosolar prevede che su una superficie di circa 100'000 metri quadrati vengano installati 4500 cosiddetti pannelli solari bifacciali, cioè attivi su entrambi i lati. Grazie alla sua posizione a oltre 2000 metri produrrà circa 23,3 milioni di chilowattora di elettricità all'anno, più della metà dei quali (il 55%) nei mesi invernali. Con una potenza totale di 18 megawatt, l'impianto soddisferà il fabbisogno medio di almeno 5200 famiglie.

L'investimento previsto è di circa 42 milioni di franchi. Non appena sarà completata la procedura di approvazione e sarà ricevuto l'impegno finanziario della Confederazione potrebbero partire i lavori: tre anni dopo l'impianto potrebbe essere messo in funzione.

Utilizzare infrastrutture già esistenti

«Finché il potenziale delle infrastrutture esistenti – anche in montagna – non sarà sfruttato appieno, le nostre ultime preziose aree inutilizzate devono essere sistematicamente protette e preservate», ritiene Mountain Wilderness Svizzera. Prima di appropriarsi di terreni liberi bisogna sfruttare interamente il potenziale di tetti e facciate, come pure le pareti delle dighe artificiali. Contattati da Keystone-ATS, Pro Natura e i Verdi del Vallese sono della stessa idea.

Da febbraio, quando è stato presentato Gondosolar, il progetto è andato avanti. I promotori hanno avviato un nuovo studio sull'impatto che l'impianto potrebbe avere sulla fauna e sulla flora. In autunno sarà messa in funzione una stazione meteorologica e sono in corso studi dettagliati con esperti di ferrovie per la costruzione della funivia di trasporto, secondo Alpiq.

Un'importante pietra miliare è stata raggiunta nell'aprile 2022, quando gli sponsor del progetto hanno presentato la domanda ufficiale per l'inserimento di Gondosolar nel piano regolatore cantonale. «Ci auguriamo che il Cantone sottoponga questa proposta formale al governo federale anche quest'autunno», afferma Alpiq.

Mountain Wilderness Svizzera critica Gondosolar per aver agito da sola, per aver spinto il suo progetto in assenza di una visione d'insieme. «Prima di costruire impianti fotovoltaici su larga scala, dovremmo vedere dove hanno più senso e dove distruggono meno il paesaggio e la natura selvaggia», dichiara l'ONG.