Svizzera Per il momento nessuna nuova misura, Berset: «Ma pronti anche a chiudere»

ATS / sam

29.12.2021

Il consigliere federale Alain Berset
Il consigliere federale Alain Berset
KEYSTONE/ANTHONY ANEX

Sono forse stati i tanti appelli, giunti da più parti, a un intervento per l'impennata dei casi di Covid-19 in Svizzera, a portare il ministro della salute Alain Berset a prendere posizione nel pomeriggio attraverso Twitter.

ATS / sam

29.12.2021

Berset ha scritto in un tweet che, nonostante il forte aumento dei contagi, il Consiglio federale ha deciso di rinunciare per ora ad ulteriori misure a livello nazionale per contenere l'epidemia di Covid. Ha però aggiunto che un nuovo pacchetto di restrizioni è già pronto e contempla anche alcune chiusure.

«Il Consiglio federale potrà così intervenire non appena disporrà di dati più precisi sulla pericolosità di Omicron», ha continuato il direttore del Dipartimento federale dell'interno (DFI). 

Le contaminazioni legate a Omicron procedono in modo deciso, aumenta la pressione sugli ospedali, ma resta incerto l'impatto sulla terapia intensiva, ha precisato Berset, intervenuto dopo un colloquio con il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità Lukas Engelberger.

Berset ha fatto anche appello alla popolazione a farsi vaccinare. «La dose di richiamo e le prime vaccinazioni permettono di evitare gravi complicazioni», ha sottolineato nel tweet, esortando anche ad applicare «i gesti che proteggono: ridurre i contatti, indossare la mascherina, ventilare ed essere testati in caso di sintomi».

È fuori discussione tornare alla «situazione straordinaria»

Interrogato successivamente dalla trasmissione radiofonica «Forum» della RTS, Berset ha precisato che l'aumento dei contagi non rappresenta una sorpresa. «Ma ciò che ci guida da diversi mesi - ha affermato - è la situazione negli ospedali e nelle cure intensive».

«Abbiamo adottato misure molto dure prima di Natale e queste cominciano ad avere effetto. Oggi non c'è motivo di introdurre misure estremamente brutali come le chiusure mentre la situazione negli ospedali non lo giustifica», ha aggiunto il consigliere federale. «Alla fine si tratta di una decisione politica».

Berset ha ribadito che è fuori discussione tornare alla «situazione straordinaria» che gli permette di emanare misure a livello nazionale. Secondo la legge questo statuto è possibile soltanto in caso di pericolo imminente e prevedibile, e ciò non è il caso attualmente.

Discussioni in corso su durata di quarantena e isolamento

Durante la trasmissione il ministro della sanità ha ricordato che l'85% delle persone nelle cure intensive non sono vaccinate. Alla domanda se le quarantene ordinate in massa a causa di Omicron potrebbero condurre alla paralisi di certi servizi, Berset ha spiegato che la discussione è in corso, soprattutto per quanto riguarda la durata della quarantena e dell'isolamento.

Da parte sua Engelberger alla trasmissione «Echo der Zeit» di Radio SRF ha sottolineato che mancano ancora informazioni per decidere sul corso futuro. Anche un intervento troppo incisivo causerebbe danni.

Probabilmente sarebbe necessario parlare di restrizioni per i grandi eventi, che sono di competenza dei cantoni, ha aggiunto Engelberger. E se la situazione non si allenta, ulteriori misure a livello nazionale dovranno essere discusse «all'inizio del prossimo anno».