Servizio pubblico Per La Posta utile in calo nei primi nove mesi dell'anno

ns, ats

21.11.2023 - 12:02

La Posta ha registrato risultati in calo nei primi nove mesi dell'anno: l'utile si è attestato a 145 milioni di franchi, in flessione di 142 milioni rispetto allo stesso periodo del 2022; l'utile operativo, che corrisponde alla differenza tra ricavi delle vendite e i costi derivanti dalla gestione, si è fermato a 208 milioni, 137 in meno.

Buon primo semestre per la Posta svizzera
Buon primo semestre per la Posta svizzera
KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI

Keystone-SDA, ns, ats

Queste cifre riflettono «la difficile situazione sui mercati e l'accelerazione della digitalizzazione», indica il gigante giallo in una nota diramata oggi. Quali fattori negativi, l'azienda cita anche la minore fiducia dei consumatori e l'inflazione.

Per il gruppo i dati comunque proprio non sorprendono: «Il risultato rientra nelle aspettative», afferma, citato nel comunicato, il responsabile delle finanze della Posta, Alex Glanzmann.

L'evoluzione dell'utile continua a risentire della vendita della controllata Swiss Post Solutions (SPS, società che offre alle aziende soluzioni per la gestione di documenti), che aveva influito positivamente sul risultato dello scorso anno.

Al 30 settembre, i ricavi ammontavano a 5,285 miliardi di franchi, con un aumento di 211 milioni (+4,2%) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Meno lettere e pacchi, costi non coperti per AutoPostale

Nel settore logistico, l'impresa detenuta al 100% dalla Confederazione ha conseguito un risultato di 201 milioni di franchi, cioè 77 milioni in meno. La domanda è scesa per tutte le principali categorie di prodotti: il calo è stato pari al 6,6% per le lettere, all'8,5% per gli invii pubblicitari non indirizzati e al 5,1% per i pacchi.

La diminuzione dei volumi è stata tangibile anche nelle operazioni allo sportello (RetePostale): poiché anche i pagamenti sono diminuiti del 19,6%, il risultato del settore è peggiorato di 16 milioni.

Nei primi nove mesi AutoPostale ha trasportato 132 milioni di passeggeri, vale a dire 15 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli introiti dalla vendita di biglietti sono aumentati, però si sono ridotte le indennità degli enti pubblici: nel complesso, le entrate non sono sufficienti a coprire l'aumento dei costi. L'Ebit è sceso di otto milioni.

PostFinance: segnali incoraggianti

PostFinance ha realizzato un risultato di 200 milioni di franchi, 18 milioni in meno su base annua. A fine settembre i tassi d'interesse in aumento sul mercato dei capitali e la remunerazione degli averi presso la Banca nazionale svizzera non erano ancora riusciti a compensare i mancati ricavi dovuti agli interessi negativi.

Con l'attuale andamento dei tassi, il braccio finanziario del gigante giallo si aspetta che il margine d'interesse cresca e che la situazione dei ricavi migliori costantemente. Con la svolta nella politica dei tassi, i depositi dei clienti sono cresciuti di 500 milioni rispetto all'anno precedente. Da settembre 2022 il patrimonio dei clienti non sensibile ai tassi di interesse, come fondi ed e-trading, è aumentato di 2,1 miliardi di franchi.

Ottimismo con «Posta di domani»

Per l'intero anno 2023 la Posta prospetta una performance inferiore a quella dell'esercizio precedente. Però, già dal 2024, il risultato dovrebbe tornare a salire grazie, oltre che agli sviluppi sul fronte dei tassi, anche all'attuazione della «Posta di domani» – una strategia basata sui quattro orientamenti sviluppo, sostenibilità, misure tariffali e crescita dell'efficienza.

Con la strategia «trasformiamo la Posta e investiamo nel nostro futuro, continuando allo stesso tempo a lavorare anche sui costi. Siamo convinti di essere sulla buona strada e proseguiremo in questa direzione», afferma Glanzmann, sempre citato nella nota. «L'andamento dei volumi è un chiaro segnale del fatto che la Posta deve adeguare il proprio modello di business. Per questo stiamo ampliando la nostra offerta digitale per la clientela».