Reazioni Calo dei premi malattia, per SantéSuisse «risparmi necessari»

ATS / sam

28.9.2021 - 14:53

Immagine d'illustrazione
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Keystone/GAETAN BALLY

Non ha tardato di provocare reazioni varie l'annuncio di un calo dei premi dell'assicurazione malattia di base per il 2022.

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28.9.2021 - 14:53

Per la sezione romanda della Federazione svizzera dei pazienti si trarra di una «buona notizia. Il sistema deve però essere riformato e le riserve degli assicuratori non dovrebbero superare il 150%.

«Non avremmo detto no a un calo ancora più marcato», ha detto Simon Zurich, vicepresidente della sezione romanda, che punta il dito contro i limiti del sistema. «La redistribuzione delle riserve agli assicurati dipende dalla buona volontà delle assicurazioni», ha sottolineato parlando ai microfoni dell'agenzia Keystone-ATS.

Per SantéSuisse «risparmi necessari»

Anche SantéSuisse si felicita per l'evoluzione dei premi malattia, ma l'organizzazione constata che i costi della sanità continuano a crescere e che misure di risparmio saranno necessarie.

In un comunicato odierno, chiede l'introduzione di un sistema di prezzi di riferimento per i generici, risparmi sui test in laboratorio e l'introduzione di forfait nell'ambito delle cure ambulatoriali.

Il calo dei premi è comunque positivo, sopratutto per il fatto che diversi assicuratori hanno liberato una parte delle riserve per redistribuirle agli assicurati.

FMH:  «Non ridurre il diritto all'assicurazione»

La Federazione dei medici svizzeri (FMH) accoglie con favore la riduzione dello 0,2% dei premi dell'assicurazione sanitaria obbligatoria annunciato oggi dal Consiglio federale.

Secondo il monitoraggio dei costi dell'assicurazione malattia (MOKKE), l'aumento medio negli ultimi dieci anni è stato quasi del 3%. I premi però sono sempre stati fissati a un livello leggermente più alto dall'Ufficio federale della sanità pubblica, permettendo agli assicuratori di accumulare riserve.

Questo ha dato alle famiglie svizzere l'impressione che il forte aumento dei premi corrispondesse a un preoccupante incremento dei costi sanitari. Gli sviluppi attuali dimostrano il contrario: gli «obiettivi di contenimento dei costi» previsti dal Consiglio federale vengono raggiunti anche senza limitare l'accesso alle cure.

Diversi assicuratori hanno già iniziato a ridistribuire le riserve in eccesso ai loro assicurati. Per le famiglie a basso reddito, spesso genitori single e pensionati, i premi rimangono comunque troppo elevati ed è necessario un sostegno mirato.

Le misure indifferenziate previste dal Consiglio federale per controllare l'aumento dei costi colpirebbero doppiamente le persone socialmente ed economicamente svantaggiate. Queste infatti sono più spesso malate e hanno un potere d'acquisto inferiore per pagare trattamenti, quindi risulterebbero particolarmente colpite dalle limitazioni delle cure.

ATS / sam