Festa nazionale Primo Agosto: Europa e democrazia al centro dei discorsi dei consiglieri federali

ATS

31.7.2019

Nella foto, la consigliera federale Karin Keller-Sutter durante il suo discorso a Rorschach
Nella foto, la consigliera federale Karin Keller-Sutter durante il suo discorso a Rorschach
Keystone

Alcuni consiglieri hanno approfittato della giornata di oggi, mercoledì 31 luglio, per fare i primi discorsi in vista della Festa nazionale, parlando in particolare di Europa e democrazia.

Parmelin: «Svizzera come simbiosi fra cittadini e Stato»

Dopo una passeggiata fra i vigneti a Bursins (VD), a Gletterens (FR) il consigliere federale Guy Parmelin ha descritto la Svizzera come simbiosi fra cittadini e Stato. La Svizzera permette ai suoi abitanti di fiorire, ma anche gli abitanti permettono alla Confederazione di fare altrettanto, ha affermato il ministro dell'economia.

Viviamo in uno dei dieci Paesi più democratici al mondo, ha continuato Parmelin secondo la versione scritta del suo intervento. Le libertà sono garantite, la cultura politica è una realtà, il pluralismo esiste e il processo elettivo è impeccabile, trasparente e sicuro.

Cassis: «La Svizzera deve mostrarsi sicura di sé»

Dal canto suo Ignazio Cassis a Krauchthal (BE) ha sottolineato che, a livello internazionale, la Svizzera deve mostrarsi sicura di sé. Il ticinese ha illustrato la sua "Visione della politica estera all'orizzonte 2028", presentata a inizio mese. In questo contesto non si parla affatto di un piccolo Stato.

La cosiddetta Swissness deve essere portata avanti con sicurezza e rispetto: la Svizzera vuole dire la sua e partecipare attivamente allo sviluppo del mondo globalizzato. In questo senso deve difendere i propri interessi, in particolare la sovranità.

Karin Keller-Sutter: «Confederazione sotto pressione»

Karin Keller-Sutter si trovava invece Rorschach (SG), dove ha sottolineato come la Svizzera si trovi sotto pressione fra globalizzazione, digitalizzazione e Unione europea (Ue).

La Svizzera deve difendere con coerenza i propri interessi e non vendersi al di sotto del suo valore. Ciò vale anche per le relazioni con l'Unione Europea, ha affermato la ministra di giustizia in base alle versione scritta del suo discorso.

E sebbene le pressioni di Bruxelles su Berna possono irritare, la Svizzera non ha alcun interesse per un'UE debole, poiché essa dà un importante contributo alla stabilità in Europa. Un'Europa forte è necessaria come contrappeso alle grandi potenze di Stati Uniti e Cina.

Maurer pessimista sull'Accordo quadro

Il presidente della Confederazione Ueli Maurer ha invece parlato a Herzogenbuchsee (BE), dichiarandosi pessimista riguardo a una soluzione sull'accordo quadro entro fine ottobre.

Il discorso ufficiale del presidente si terrà ad ogni modo solamente domani e sarà trasmesso in diretta radio e tv.

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