SvizzeraProposte dal Governo due varianti per il futuro del traffico merci
ATS
2.11.2022
Come sviluppare il traffico merci tenendo conto delle sfide climatiche, ma anche dell'approvvigionamento del Paese? Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha deciso di porre in consultazione fino al 24 febbraio 2023 due possibili varianti.
ATS
02.11.2022, 16:16
ATS
L'ultimo adeguamento delle condizioni quadro per il traffico merci risale a poco meno di dieci anni fa, ricorda il governo in una nota, aggiungendo che nel frattempo è stata disattesa la speranza che il traffico merci su rotaia riuscisse ad aumentare la propria quota di mercato.
Il trasporto in carri completi isolati offerto da FFS Cargo continua a essere dispendioso e costoso, tanto che l'azienda si trova ad affrontare grosse sfide finanziarie. Per questi motivi il parlamento ha incaricato il Consiglio federale di presentare un'analisi sistematica sul futuro del settore.
Prima variante, ammodernare
La prima variante proposta oggi dall'esecutivo intende ammodernare il traffico merci su rotaia dal punto di vista tecnico e organizzativo, rafforzare la catena di trasporto rotaia-idrovia e ridurre così in misura determinante le emissioni di gas serra del trasporto di merci. Il Consiglio federale immagina a tal fine un sostegno finanziario mirato.
La Confederazione deve poter erogare indennità finanziarie a favore degli offerenti del trasporto in carri completi isolati. Sono inoltre previsti contributi finanziari per l'introduzione dell'accoppiamento automatico digitale. Questo contribuisce a rendere il traffico merci su rotaia più semplice, rapido e conveniente e viene pertanto promosso in maniera coordinata da tutte le ferrovie europee.
Con questa variante, il Consiglio federale propone inoltre di sostenere finanziariamente le attrezzature per il trasbordo di merci e le offerte infrastrutturali della navigazione sul Reno, nonché di introdurre un bonus sotto forma di indennità calmierante per il carico su rotaia. I costi di questi provvedimenti ammontano a circa 600 milioni di franchi per un periodo di quattro anni, dopodiché il nuovo sistema dovrà passare gradualmente all'autonomia finanziaria.
Seconda variante, regime di concorrenza
Con la seconda soluzione presentata oggi si rinuncia a un sostegno finanziario statale per il trasporto in carri completi isolati. I trasporti di merci su ferrovia sarebbero forniti e finanziati sostanzialmente in regime di concorrenza con il trasporto stradale.
Anche in questa variante sono però previsti il sostegno della navigazione sul Reno e i contributi per l'ammodernamento. Analogamente alla prima variante, sono previsti anche stanziamenti di fondi per attrezzature per il trasbordo e il carico di merci, nonché il «bonus di carico». Questa soluzione comporta da parte della Confederazione spese per circa 120 milioni di franchi su un periodo di quattro anni.
Il Consiglio federale ritiene che con essa si giungerà a una sospensione del trasporto in carri completi isolati nel medio periodo e che in seguito al trasferimento dei trasporti alla strada si verificherebbe un aumento di circa 650'000 transiti di autocarri all'anno.
Inoltre, una buona offerta ferroviaria potrebbe essere garantita solo nelle zone caratterizzate da volumi di trasporto elevati, vale a dire in quelle urbane. La quota di mercato della ferrovia calerebbe presumibilmente di 5-6 punti percentuali, con una flessione nel traffico interno nell'ordine di 15 punti percentuali.
Alla luce della difficile situazione finanziaria della Confederazione, il finanziamento delle misure previste dovrà essere esaminato in maniera approfondita in occasione dell'elaborazione del messaggio, conclude il governo nella sua nota.